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La gioventù di oggi


Riconoscete questo sguardo? Esatto, Mila sta per battere uno di quei palloni "a volo di rondine" o a "chicco di grandine" o "a sputo di gatto" (non è vero, l'ultimo l'ho aggiunto io, ma posso assicurare che gli altri 2 sono drammaticamente veri!).
Mi è venuto in mente di inserire un'immagine di chi, nella mia infanzia, ha rappresentato un mito, insieme a quello sciagurato di Mark Lenders (non mi dite che non ricordate il Cattivissimo attaccante eterno nemico di Holly!), Jem la cantante rock, le tre di Occhi di Gatto e l'immancabile, eterno, inimitabile Robin Hood (la volpe ovviamente, quello del cartone animato Disney! Chi mi conosce sa che ancora adesso potrei recitare tutto Robin Hood a memoria da tante v olte che l'ho guardato!).
A quei tempi, che sembrano millenni fa, ma che effettivamente è così per come cambiano le cose, essere bambini significava esserlo davvero e non cercare di imitare i ventenni in tutto e per tutto.

Faccio questa riflessione per aver visto al supermercato ieri pomeriggio una scena da brivido...ragazzina bionda, bel viso ma espressione terribilmente imbronciata. 12 anni o qualcosa del genere. Matita nera, ombretto viola, piercing all'ombelico, pancia ovviamente scoperta per i pantaloni a vita bassisssssssima (la mia amica Alessia darebbe una definizione che mi rifiuto di citare!).
La madre, perchè ce l'aveva una madre, una persona "normale" perchè vestita come la mia, nè eccessivamente tirata ma neppure sciatta. giravano con questo carrello, spente e tristi, senza parlarsi, forse avevano litigato non saprei.
Ma io sono rimasta colpita, tanto da chiamare mia mamma per farle vedere cosa vuol dire, oggi, avere 12-13 anni. Vuol dire essere così. forse non sempre certo, preferisco pensare ched quello che ho visto sia soltanto un estremo, ma più ne vedo e più me ne convinco.
Questo smanioso bisogno di essere Velina ( non per le Veline di per sè, a me non hanno fatto nulla, si dice Velina per definire un genere), è terribile se si considera che dieci anni fa, avere 12 anni significava qualche cotta, i primi amori, le scritte sui diari, ma c'era ancora quella specie di infantilità, quell'essere non bambine, ma neppure donne, quel bisogno un po' di restare ancora per poco attaccate ad un periodo della vita che si stava chiudendo per sempre. La differenza tra i miei tempi e adesso, è che ai miei tempi essere in quel modo era una specie di rarità, ce n'erano una su 20 di ragazze così (te le ricordi Sissi?? "Quella là è alla "Io Ama" non so se ti viene in mente), ma adesso è quasi la norma!! Bisogna essere così! Tanto che ho letto sul giornale che a 8 anni le bambine cominciano ad ammalarsi di anoressia...
Non vedo più la freschezza che dovrebbero avere e se quando io avevo proprio 8 anni ammiravo Mila, adesso sembra che a quell'età il modello sia la Canalis o Katia del GF...sembra che la fascia d'età che segue di più "Talpa & Isola" sia quella 5-9 anni. VI RENDETE CONTO????
E sarà sempre peggio? Mah...

Ciao Lussy,
non potevo sottrarmi alla risposta di questo tuo nuovo "articolo" se è così che lo vogliamo chiamare.
Già sembra passato un secolo dai nostri 14 anni, delle nostre prime esperienze della vita ai nostri primi problemucci da adolescenti, tipo "mamma mia ha iniziato a fumare".
A quei tempi, perchè ormai possiamo solo definirli così, tempi lontani.
Si anche noi abbiamo desiderato crescere, volevamo essere grandi, ma infondo quando ci siamo trovate a cambiare davvero, a dover essere grandi, rimpiangevamo quei tempi.
Si noi almeno abbiamo avuto la fortuna, di viverla la nostra adolescenza, di essere bambine e ragazze, sperando (e io ne sono convinta) che tutto ci sia servito per essere oggi delle brave donne.
La cosa che più mi spaventa, penso che tu lo sappia, non siamo tanto, noi, oggi, donne adulte, diverse da tutto il resto (anche se non è poi una novità lo siamo sempre state),mi spaventa il domani.
Il domani dei nostri figli, perchè se il mondo, gli adolescenti, hanno avuto un cambiamento radicale o quasi in pochissimi anni, immaginiamoci il mondo del domani.
Nostro figlio uscirà a 10 anni di casa, e quanto dovremmo aspettare prima che si fumi la prima canna 12 anni, e se fosse una femmina, uscirà alla "Io ama" a 8/9/10 anni e dopo poco il primo piercing, la prima esperienza sessuale!!!
Mi dispiace parlare come mio padre o come un vecchio di 80 anni, ma erano altri tempi.Purtroppo è così.
IL pudore, il rispetto per gli altri e per se stessi, la voglia di vivere, noi ce l'avevamo!
L'unica speranza che mi resta è che infondo noi siamo riuscite a "vincere" diciamo così, andando controcorrente, in una società che anche a noi ha proposto droga, sesso facile e tutto il resto, speriamo che anche loro, i nostri figli riescano a farlo.
E speriamo che il mondo e gli adolescenti capiscano che essere grandi e adulti è molto più difficile di quanto sembra.
Un bacione grosso la tua sissy che ti segue sempre.
P.s. sono stata un pò troppo prolissa comunque oramai ho scritto....
Ti voglio bene. Siliana

ciao cugins!!!!!
sinceramente non ho letto quello che hai scritto...troppo lungo!comunque volevo lasciare la mia impronta in questo tuo spazio di st..... vebbè chiamalo come vuoi,di sfogo,di sogni!ciao un bacione,e cmq un giorno non troppo lontano capito a firenze!
Anna

ps. io l'ombretto viola non lo uso!
abbi cura di te e vivi la vita momento per momento,solo così crescerai senza rimorsi nè rimpianti!
un bacione

Sono d'accordo con te Lucy, è una tendenza preoccupante verso il "trash"(parola diventata popolare grazie ad Albano e Lecciso), si bruciano le tappe della vita, la maturità sembra sempre più legata al modo di vestirsi, atteggiarsi ecc..; se si vuole essere pessimisti niente di meglio che sottolineare questi aspetti della società, però credo che sul futuro non si possano fare mai troppi calcoli e perciò alleverei mio figlio con i valori che ritengo importanti, mi basterebbe che mio figlio prima di compiere un azione sapesse quello che va a fare e non lo facesse solo perché è di moda, o perché l'hanno trascinato o perché ha paura di rimanere solo. Cercherei di insegnargli a riflettere, quello che la televisione e i programmi che hai citato non fanno, se poi uno si sofferma su Studio Aperto(da brivido, neanche Kubrik avrebbe potuto immaginare un Telegiornale del genere). Certo che le cose sono cambiate, cambiano continuamente, ad esempio il cellulare, in Italia ce l'hanno tutti, ma ciò che mi fa pensare di più è che a bambini che vanno all'elementari vengano regalati i cellulari, non solo per esaudire i desideri di figli viziati ma addirittura perché i genitori dicono che così li possono controllare, chiamare; questa è una distorsione, un figlio per crescere deve vivere anche al di fuori della famiglia senza sentire sempre il fiato sul collo della madre o del padre. Concludo, scusa, non voglio essere troppo prolisso anche se forse lo sono già stato.
Una cosa che non è molto attinente: visto che sei toscana per caso guardavi "Alvaro e Camilla"? Il cartone animato in cui Alvaro era una mucca che possedeva una fattoria e Camilla una tartaruga, mi faceva sbudellare dalle risate, avevano l'accento fiorentino, o comunque toscano.
Ciaoissimo Lucy

me lo ricordo pure io il cartone di Alvaro!
ma non lo fanno più???

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  • I'm Luci
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  • Parlo sempre troppo, sono un'indecisa nata, amo divertirmi con le amiche e dire tutte le idiozie possibili, ma amo anche la facoltà che frequento...medicina. Sono mille persone in una sola, ma lo sa solo chi mi conosce veramente. Il mio sogno è di diventare un buon medico, capace di fare qualcosa di concreto per gli altri; avere almeno tre figli (Tutti con la E)!! poi magari se riesco anche a girare il mondo...
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