lunedì, dicembre 26, 2005

un anno fa

Un anno fa, 230000 morti. Duecentotrentamila. Un anno fa, lo tsunami.
Acqua, acqua, ancora acqua. Acqua che cancella i tetti delle case, dei ristoranti, degli alberghi; acqua che trascina via le persone. Acqua che fa paura, perché con una rabbia maligna, prima si fa avanti, poi torna indietro e alla fine dà il colpo di grazia. Poi un altro ed un altro ancora.
Un anno fa Thailandia, Sri Lanka, e altri annegavano sotto il peso di una punizione non meritata. A quei paesi era stato tolto il diritto di credere nel miglioraramento. La definirono una strage epocale. Più per il fatto che, con il senno di poi, sarà per sempre impossibile cercare di nuovo una pace, una serenità, quando sono ancora appesi i cartelloni con i nomi dei dispersi e dei morti; quando le persone hanno ancora troppa paura di guardare verso l’oceano.
Un anno fa, qua in Italia: lo sgomento. Il consumismo riuscì a banalizzare anche un evento così tragico, grazie alle telefonate informative dei vips che erano là in vacanza, grazie ai primi piani su visi disperati di che chi non ritrovava la propria compagna, grazie ai servizi su chi se l’era vista morire davanti agli occhi.
Cambiare canale per non vedere il dolore. Sentire dentro di me una impotenza sempre maggiore, dirmi che oh si, se fosse successo fra qualche anno sarei partita subito, senza badare alle mie cose.
E poi?
Se n’è parlato quanto? Un mese? Il boom degli sms…..ma dopo?
Duecentotrentamila morti. Più di cento volte i morti delle torri gemelle. Di questi duecentotrentamila è rimasto “Il giorno del ricordo”, le fiaccolate, le veglie di preghiera. Le lacrime di chi non ha visto la persona amata tornare a casa. I problemi di che ha perso il lavoro e non sa più di che vivere, perché quell’impiego nel Club Med o nel Villaggio Valtur spazzato via dalla corrente, era la vita.
Si sa, bisogna resistere, passarci sopra, andare avanti.
E così il cantante di turno ci scrive una canzone sopra e vince il Festival. Bene, bravo, bis. Per tutti quanti è una grande tristezza continuare a parlarne, quindi, perché non ignorare, perché seguitare a pensarci? Tanto prima o poi, bisognerà pur dimenticare?
Ad un anno di distanza, non c’è stato neppure uno speciale Tg1. Non si sa se è stato ricostruito un ospedale, una casa-famiglia. Non so se il mio euro è servito a qualcosa. Una cosa è certa: là ci sarà bisogno di aiuto per ancora tanto tempo. Quindi, appena avrò la possibilità di farlo, proverò a non farmi attendere.

lunedì, dicembre 19, 2005

pensieri

Vorrei scrivere 1000 cose e mi ritrovo qua col mio pc davanti, con una camera da mettere in ordine, col mio pigiama alle 11 di mattina, con un libro di biochimica da aprire e la testa da svuotare.

Vorrei che quest'anno fosse già finito, che ne cominciasse domani un altro,un anno dove sarà possibile smettere di fare gli errori fatti durante questo..l'inizio d'anno è una cosa un po' simbolica, un modo per fare alla Bridget Jones la lista delle cose da smettere e la lista di quelle da cominciare.

Vorrei solo che questo periodo un po' negativo, annoiato mi volasse via, lo so che dipende tutto da me, ma come è facile, vero, rimanere a crogiolarsi in false scuse di destini avversi, senza voler affrontare la triste e definitiva realtà che sia io a non impegnarmi abbastanza? Io che dico, che faccio, che mostro, ma che in realtà, faccia a faccia con me stessa, so benissimo di non aver dato abbastanza, perchè le volte in cui invece questo è successo, allora sì che sono stata soddisfatta, indipendentemente dal voto. Come quando cucino e anche se le cose non hanno un bell'aspetto, ma so che ci ho messo il cuore e allora hanno il sapore più buono del mondo.

Vorrei prendere più esempio dagli altri, da chi ci sbatte anche la testa pur di arrivare, chi non trova distrazioni e ha un metodo, chi ha un pizzico di coraggio in più che ti fa andare sulle ali dell'incoscienza a conoscere quel tipo dai capelli scuri che ti ha colpito csì tanto, chi non si ferma sull'orlo della montagna per paura di spiccare il volo, chi sorride sempre e chi non ride senza motivo. Ma so anche che ho un mio carattere e non posso modificarlo per tentare di assomigliare a qualcun altro perchè sono speciale così come sono, basta imparare a comprenderlo. Solo che delle volte la consapevolezza è tanta, altre molta di meno.

Vorrei a volte essermi accontentata di ciò che mi proponeva il destino, ciò che veniva a porsi con insistenza sulla mia strada, perchè sarebbe stato tutto molto più facile, le cose da soli si affrontano peggio rispetto a chi ha l'aiuto di qualcun altro. Però so anche che sono state certe scelte a non farmi proprio del tutto dubitare di me, della mia forza, tenacia, sicurezza. E forse un futuro che deve venire riuscirà a ripagarmi di queste mie scelte e non solo me, ma anche chi ha dovuto subirne la parte più negativa.

Vorrei liberarmi dall'idea della perfezione, che non porterà mai nessuno da nessuna parte. Ad uno stato normale delle cose puù aggiungersi solo un miglioramento, ma mai la perfezione totale. Che non esiste. In me meno che in un altro.

Vorrei........vorrei vorrei vorrei.Lo so sono fatta così. Io sogno ad occhi aperti mondi che non esistono, mi scende una lacrima quando una canzone o un testo mi emozionano, mi infurio davanti a delle ingiustizie e mi offendo quando qualcuno dice qualcosa che non mi va a genio. Non credo che questo incastro di cose alla fine sia venuto così male....
Il flusso di coscienza vorrebbe continuare ma...finirà qui. perchè dietro di me c'è ancora una camera da mettere in ordine ed un libro di bioch da aprire. baci

mercoledì, dicembre 14, 2005

sabato sera di risate

Sabato sera.
C'è da festeggiare un compleanno di una di noi con 15 giorni di ritardo. La suddetta festeggiata decide per andare a ballare.
Così, ore 22.30, io Marty, Marty e Marty (non è uno scherzo, stavo giusto pensando di farmi cambiare il nome in......Martina, guarda un po'??) siamo pronte per andare al Costes. Costes? Si, un fantomatico pr ha detto che negli altri posti c'era gente troppo adulta e la Marty V. si è lasciata convincere e siamo arrivate davanti al Costes.
"Marty, ma siamo sicuri che il pr t'ha detto che c'era gente della nostra età? e siamo sicure che entriamo subito?"
"si si, oh, ma che scherzi, me l'ha detto il pr!!"
"Beeeeeeene...allora andiamo!"
Scendiamo dalla macchina e dopo essere passate in un tratto di strada sezione distaccata del Circolo Polare Artico, ci piazziamo davanti all'antrata. Dopo un breve colloquio col solito pr (che nel frattempo si è rivelato essere il fratello magro e con gli occhiali di Danny de Vito) scopriamo che entreremo si subito, ma appena decidono di farci entrare...cioè, quando entreranno tutti gli altri. okkeiii!! l'attesa si rivela divertentissima tra i capelli piastratissimi e laccati di uno davanti ed il vocione di uno di dietro, così, quando aprono le corde la Marty comincia a saltellare tra la folla con i suoi pass "privilege" dati dall'aitante pr, che nel frattempo le ha scritto che si sarebbero visti dopo (pauraaaaa) e Finalmente l'entrata. Fila al guardaroba e....pronte!evviva, la pista, la gente che balla!
Ma....sbaglio o c'è qualcosa che non va?
"Ma sembra anche a te di vedere solo ragazzini?"
"In effetti mi sento un po' vecchia qua nel mezzo!"
"Ehm...ehm....andiamo a farci un giro?"
L'età media sembra 17/18!! sedute su un divanetto ci guardiamo intorno spaesate...ci sentiamo un po' antiche! le ragazze hanno mini cortissime e calza e rete, pantaloni a vita super bassa e top microscopici. I ragazzi hanno i pantaloni a vita ancora più bassa se possibile, giacche e catene...sembrano la versione di Fifty Cent "de noi artri"...ma dove siamo? siamo vecchie noi vero?
Poco dopo attacca la house..
"Marty ma il pr non ti aveva detto che c'era commerciale tutta la sera?"
"Ma io..io..?"
"Vabbè va!"
Guardiamo l'esaltazione generale mentre spaesate stiamo decidendo di guardare e osservare, ma dopo aver bevuto qualcosa, l'unica cosa guardabile è il lato posteriore del barista che ci balletta davanti.
"sai che?? Andiamo a ballare!"
Non trovando posto in pista ci mettiamo a lato, giusto nel punto "cubo" dove tutti ci possono guardare.....e alla fine.....ci stiamo divertendo! Al suono di "Put your hands up" (una improbabile canzone che suscita l'eccitazione dei diciassettenni) diventiamo le anime della festa e sfrenatamente continuiamo a ballare e ad eseltarci anche noi per finta, ridiamo come stupide e ci dimentichiamo che la musica ci fa alquanto schifo. Fino alle 3 circa. Siamo rimaste le uniche donne tra un branco di uomi..no, non uomini, diciamo ragazzini. Fino a che una delle Marty ormai stufa prende noi tre altre per le orecchie e ci trascina fuori.
"NOooooooooooooooMartyyyyyyy!!!Ci stavamo divertendo!!!Everybody put yuor hands up,yeah yeah!!"
Almeno mezz'ora rimaniamo a chiaccherare sotto casa, mentre il pr broccolone chiede alla Marty, perchè ce ne siamo andate così presto.
Un altro sabato sera di risate....è passato. E alle mie amiche voglio ancora più bene.
Lucy
P.s. Ora mi porto anch'io il computer all'università, così facciamo la coppia. ci sediamo accanto e zitti zitti scriviamo e scriviamo.

sabato, dicembre 03, 2005

concerto subsonica

2 dicembre 2005
concerto subsonica al Cencio's (Prato)
Non ci sono ovviamente parole per descrivere quanto possa essere stato speciale questo concerto, quanto ancora adesso io mi senta immersa in una specie di sogno...BELLISSIMO!!!!!! Il più bello dei tre visti!
E alla fine, da ricordare:
noi stiamo uscendo e ad un tratto accanto a me vedo un faccia conosciuta...nel frattempo la Marty sento che sta dicendo dietro di me qualcosa su una spallata...su Boosta (per chi non lo sapesse, il sexyssimo tastierista)...e accanto a me appare Samuel (cantante tarantolato) ed io ho il coraggio di attaccarmi al suo braccio e gridare "Oh-mio-dio-c'è-Samuel", poi vedere Ninja (batterista) con una telecamarina, e......non ci posso credere.....bloccare Max (chitarrista), dirgli "Complimenti" e lui che mi ferma a sua volta (mano sulla pancia)e mi chiede perchè non restiamo durante il dj set!!!
Uscite da là sono ancora inebetita e scopro che la Marty Vange ha subito davvero una spallata da Boosta ( a cui tra l'altro stava per per dire "vaff.. str..." prima di accorgersi chi era), la Marty A. è probabilmente entrata nel filmato che stava facendo Ninja ed io.....io......io......ancora a casa ero in estasi per una delle emozioni più belle che posso ricordare! Per averli visti così, per il bellissimo concerto, per l'atmosfera che si respira ai loro concerti, tutti che ballano, si scatenano...chi non li ama o conosce basta vederli live per innamorarsene!
Sono assolutamente dei VERI ARTISTI, Samuel è un animale da palcoscenico, la loro musica è fatta per essere suonata e cantata dal vivo!
Per ultimo aggiungo solo questo testo, della canzone che ha chiuso il concerto, una canzone intelligente, profonda e con una musica da brividi:


SOLE SILENZIOSO

Danza la coscienza
Nella domenica ipnotica
Delle verità svendute,
Dell’adunanza catodica.

Nebbia di mercanti
Di nuovi traffici e farisei,
Di gendarmi riverenti.
Dentro di te un sole silenzioso

Picchiano le armi
Nella domenica ipocrita
Delle morti intelligenti,
Nel sangue della legalità.

Batte il cuore, batte a fondo.
Gli occhi non ti si confondono.
Batte quando non è spento
Dentro di te il sole silenzioso

Di chi disubbidirà.
Lungo la terra di chi
Sempre disubbidirà.
Nella giustizia di chi,
Di chi disubbidirà. Sole silenzioso.
Quando il futuro è con chi
Sempre disubbidirà. Sole silenzioso.
La storia fatta di chi…

UN BACIO SUBSONICO A TUTTI...........sono troppo contenta!

About me

  • I'm Luci
  • From firenze, Italy
  • Parlo sempre troppo, sono un'indecisa nata, amo divertirmi con le amiche e dire tutte le idiozie possibili, ma amo anche la facoltà che frequento...medicina. Sono mille persone in una sola, ma lo sa solo chi mi conosce veramente. Il mio sogno è di diventare un buon medico, capace di fare qualcosa di concreto per gli altri; avere almeno tre figli (Tutti con la E)!! poi magari se riesco anche a girare il mondo...
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.....e dall'altra!

..e chi merita uno spazio singolo!

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