mercoledì, agosto 30, 2006

Qualcuno gli faccia del male...

...A chi mi riferisco? Al tipo che fa la voce a "Lucignolo". Il programma di Italia 1.
Che, se in seconda serata riesce a sfornare qualche servizio interessante, d'estate diventa "Lucignolo-Bella Vita".
Cioè.
Già per mesi e mesi, direi tutto l'anno, ci dobbiamo sorbire calendari e calendive, veline, velone, isoledeifamosi, viteindiretta, verissimi, aideyespiche, bobivieri, leultimenotiziedallepasserelle, eccetera, eccetera.
Poi arriva l'estate e a tutti questi disgraziati dedicano proprio una programmazione apposta!
Dobbiamo perciò sopportare che un intera prima serata sia dedicata ai momenti difficili del re di Savoia, ai guai di Valeria Marini, all'ultima festa nelle discoteche della Costa Smeralda, e... esclusivo! Il matrimonio in d-i-r-e-t-t-a tra la penultima delle letterine col più scacio dei calciatori!
E come se non bastasse fanno vedere immagini di gente che si diverte a tutti costi sotto il sole in spiaggia quando l'estate è finita più o meno due settimane fa, quando cioè il sole è definitivamente scomparso per lasciare il posto ad un qualcosa di simile all'autunno inoltrato.
Tutti in coro dai: ma vaff...!
Suvvia, con qualcuno mi dovrò pur sfogare.
Quindi, in mancanza di un tronista o di qualche opinionista da trasmissione di pomeriggio di Rai2, almeno da poter prendere a palate in testa o ad improperi in faccia (non se ne trovano perchè sono tutti stipati dentro il Billionaire), vi prego.
Qualcuno cerchi il tipo della voce narrante di Lucignolo e gli faccia del male da parte mia.
Ma gliene faccia tanto.

sabato, agosto 26, 2006

Veronesi 1

"La pillola abortiva"
articolo del Prof. Umberto Veronesi
(per chi non lo conoscesse...beh, andate ad informarvi).

L'opinione del Professore si accorda in pieno con la mia.
per questo lo propongo. ...l'avevo detto che dopo le vacanze avrei ritirato fuori il lato serio & un po' serioso del mio blog, no?

<< Il no della Regione Lombardia alla sperimentazione dell’interruzione farmacologica della gravidanza, condotta alla Clinica Mangiagalli e all’Ospedale Buzzi di Milano, ha riportato al centro dell’attenzione le polemiche sulla pillola abortiva.
Al Buzzi, da sei mesi, molte donne chiedono di interrompere la gravidanza con il methotrexate, un farmaco regolarmente in commercio e già in uso. La Mangiagalli, invece, ha chiesto di testare la pillola abortiva Ru486, utilizzata da anni in molti paesi. Un anno fa, l’ospedale Sant’Anna di Torino si trovò al centro delle polemiche proprio per l’utilizzo della Ru486.
Il rifiuto all’uso di questi farmaci non cessa di stupirmi.
Dal punto di vista etico non vedo differenze fra l’aborto chirurgico e quello farmacologico.
È una scelta della donna che la società ha legalizzato (in Italia nel 1978) con l’obiettivo di ridurre i rischi per la salute. Ora (in realtà quasi 20 anni fa) la ricerca scientifica ha trovato un modo per rendere meno traumatico questo evento con la pillola abortiva.
Dunque, è tanto più inspiegabile il divieto del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Se la Ru486 comportasse maggiori rischi per la salute, o aumentasse gli effetti collaterali legati alla interruzione di gravidanza, non sarebbe utilizzata da milioni di donne in tutto il mondo. Inoltre, non sarebbe autorizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In realtà, la pillola risparmia un intervento in anestesia che prevede la dilatazione del collo dell’utero e l’introduzione di una cannula per “aspirare” l’embrione, con possibili complicazioni. La pillola va presa entro il 49simo giorno di gravidanza, in presenza di un medico. Il suo principio attivo agisce sui recettori dell’ormone necessario allo sviluppo dell’embrione.
Due giorni dopo l’assunzione, la donna torna in ospedale per prendere un altro farmaco, che induce l’espulsione dell’embrione. La pillola abortiva provoca crampi addominali poco più dolorosi di quelli mestruali, che comunque cessano rapidamente, e perdite di sangue poco più abbondanti di quelle mensili. È un metodo più umano dell’aborto chirurgico e può aiutare a superare meglio un momento così difficile nella vita di una donna.>>


il mistero delle foto scomparse...

chiedo scusa, avevo messo delle belle foto della vacanza ed è stato necessario cancellare il post per colpa di un simpatico inconveniente (maledetti spammer).
per chi avesse desiderio di vederle, lo rimando al blog della Fra!
per il resto... tanto studio. vi aggiornerò a breve sull'intensa vita sociale alla quale sto prendendo parte in questo periodo. vi emozionerà.
un bacio a tutti gli studiosi. agli altri no, che mi state un po' sulle scatole!

AH!Sembra che i nostri adorati friends di Bologna siano a conoscenza dei racconti della vacanza! ma se avete letto ciò, perchè non lasciarci un commento?
Aspetto notizie!anche nel caso in cui ci vogliate mandare le poche foto in cui siamo presenti anche noi...
dove io sono sicuro ad occhi chiusi...cmq, siamo qui. tanto avete anche l'indirizzo mail di una di noi!
Un bacio a tutti uno per uno.

lunedì, agosto 07, 2006

KOS 2006


Sono qua, davanti al mio bel libro di anatomia. Pag 26, le arcate gengivodentali. Guardo l'ora, sono le 15 e 30. Subito partono i pensieri, irrefrenabili mi travolgono...


In Grecia sono le 4 e mezza.
In questo momento, sull'isola di Kos, nel bagno "Tarzan" , Giuliano-Gaetano il p.r. sta intrattenendo qualche ragazza, tallonato di sicuro da Claudio e Luchino, due dei bolognesi; gli altri di Bologna sono sparsi per la spiaggia chi a fare il bagno, di sicuro Nicola e Andreino insieme a parlare, il Lanzini steso a dormire per riprendersi da una serata di alcol e di Hit Norvegese.
I due diciannovenni di Lecco (soprannominati "Giostra") un po' dormicchiano e un po' agganciano le ventenni di Como dove "uno butta il sasso e l'altro raccatta".
E se ci fossimo noi, probabilmente la Fra dormirebbe o leggerebbe, la Marty si starebbe arrostendo al sole, la Claudietta sarebbe a fare il bagno ed io e la Vange a chiaccherare della sera prima. Tutte compattate su due lettini pur avendone cinque a disposizione.Tutto mentre lanciamo occhiate neanche troppo furtive ai due baristi-tuttofare, Sex on the Beach e 'Ndo tu vai.
E così andrebbe avanti la giornata.
Tutto questo senza toccare cibo se non alle 9 al ristorante da Alexandros (detto Gino) che ci riempie di insalate e stuzzichini senza che ce li aspettiamo, così tanti che la prima sera siamo state costrette a nascondere il pane nella borsa per non lasciarlo, tra le risate generali.
Dopo la cena tutti a Bar Street a passare da un locale ad un altro a veder bere e bere noi stesse mentre gli italiani cantano "Tutti pazzi per Materazzi" e i tedeschi rispondono cose incomprensibili, per andare poi da un locale ad un altro tutte perennemente mano nella mano o attaccate alla schiena di qualcuno dei bolognesi, per il rimorchio continuo e infinito.
E' stata una settimana pazzesca.
Tutta a base di non dormire, non mangiare, frappè al caffè, scottature. Serate a bere e ridere, musica tunz-tunz, attese, capelli lisciati, crema solare Just, fotografie.
Abbiamo gridato cose irripetibili sul terrazzo della camera, chiunque ha saputo delle nostre prodezze e, sempre dal terrazzo, io e due mezze addormentate Fra e Vange, abbiamo visto un tipo appendersi al cornicione in mutande completamente ubriaco.
Io e la Vange abbiamo conosciuto, ci crediate o no, due tipi di nome Morris e Mauri, amici, di cui Mauri è venuto in Grecia senza cellulare per avere una vacanza all'insegna dello spirito e dell'amore libero. E' tutto vero. E come lui altri 3000.
Abbiamo ascoltato Nek-a-palla per la lunga strada che attraversa l'isola facendo guidare la Claudia ad alta velocità e facendole addirittura superare l'auto dei cinque del nostro albergo che al momento del sorpasso ci guardavano con aria divertita.
Abbiamo preso per il culo chiunque, specie questi cinque addormentati (che poi si sono svegliati tutt'insieme.. ne so qualcosa) e tra questi un povero giovane che abbiamo soprannominato Busto per problemi di poca lunghezza di busto, appunto, e che è diventato la persona ricorrente della vacanza quando volevamo ridere (non so quando, ma vi renderò partecipi dell'Ode a Busto, alto capolavoro di poesia moderna).
Per non parlare delle Tardone, vecchie ragazze trentenni alla ricerca del ragazzino ubriaco come ultima spiaggia per soddisfare i loro focosi istinti (dette anche "Cozze Veraci").
Ed io sono riuscita a fare cose impensabili tipo fare discorsi seri sulla mia vita e sul mio futuro proprio con uno dei dormienti, Nico, seduti su una panchina alle 5 di mattina oppure sull'America degli anni '30 e sulle teorie politico-economiche del periodo con il p.r. Giuliano-Gaetano in spiaggia mentre tra gli altri chi vegetava, chi ascoltava.

Mi desto dai pensieri ed il libro di Anatomia è aperto sempre a pagina 26.
Non so come sarà il mio "dopo" da oggi in poi, ma nel mio "prima" rimarrà per sempre il ricordo di questa splendida vacanza, dove tutto è stato perfetto, anche le pazzie, in cui ogni respiro è durato un'eternità per non essermi negata niente che potesse farmi stare bene. So che altrimenti me ne sarei pentita.
Grazie a chi mi ha fatto pensare che chi potrebbe piacerti sta sempre troppo lontano. Rimarrai un bel ricordo e ti ringrazio anche se non leggerai mai le mie parole, per la tua dolcezza e simpatia, sulla panchina e altrove alle 5 di mattina.
Grazie alle mie amiche Vange, Marty, Claudia per essere state quello che siete state, per aver accolto la Fra come a casa.
Grazie a te Fra, per non esserti mai irritata, anche se qualcosa poteva non andarti bene e mi dispiaccio solo che tu non abbia avuto quello che volevi. Spero ti sia divertita lo stesso.
Grazie alle mie compagne di stanza (Fra e Vange appunto) che sono state le migliori compagne di stanza potessi desiderare e scusatemi se venerdì notte-sabato mattina vi ho fatto preoccupare così tanto perchè non mi vedevate.
Grazie alla Vange, singolarmente. Mi fai arrabbiare una volta sì e tre anche, ma sei la mia insopportabile sorellina e non potrei mai rinunciare al bacino della buonanotte, alle coccole, al doposole sulle spalle. Grazie per aver capito e sorriso. E grazie per aver detto "Che schifo" e poi "Che ganzo".
Grazie a chiunque ho conosciuto. E' stata un'esperienza meravigliosa. Non la dimenticherò MAI.

E ora... si si ok. Pagina 26. Le arcate gengivodentali.

giovedì, agosto 03, 2006

Kos, scrivo dall'isola

Un saluto a tutti. Qui e' una unica giornata che va avanti senza mai finire, saltiamo i pasti, non dormiamo, ci ritroviamo nello stesso posto la sera e sembra di non essercene mai andate dalla sera prima. tutti ridono, gli italiani cantano Popopopopopooooo a tutte le ore e tutti bevono, bevono, bevono e ancora bevono. ma nonstante il degenero ci stiamo divertendo. scrivero' quando torno un racconto +o- dettagliato, per ora torno a cercare le altre che sono sedute al tavolo della colazione con gli occhi semichiusi per il fatto che siamo andate a letto alle 6 e ci siamo svegliate verso le 9 e mezza, dopo aver visto uno ubriaco attaccato al cornicione della sua camera.
A presto....
Luci

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  • I'm Luci
  • From firenze, Italy
  • Parlo sempre troppo, sono un'indecisa nata, amo divertirmi con le amiche e dire tutte le idiozie possibili, ma amo anche la facoltà che frequento...medicina. Sono mille persone in una sola, ma lo sa solo chi mi conosce veramente. Il mio sogno è di diventare un buon medico, capace di fare qualcosa di concreto per gli altri; avere almeno tre figli (Tutti con la E)!! poi magari se riesco anche a girare il mondo...
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..e chi merita uno spazio singolo!

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