noi, branco di coglioni
SE VI STUFATE A LEGGERLO TUTTO, VI PREGO ALMENO DI LEGGERE LE PARTI IN ROSSO. QUELLE MERITANO.
da "La Repubblica" del 5 aprile 2006
L'invettiva di Vicenza e l'insulto al ragazzo di Genova
Prologo dell'escalation contro Prodi e la sinistra
"Dal galateo alla parolaccia
la deriva del Cavalier mi consenta"
di FILIPPO CECCARELLI
MI CONSENTA diceva un tempo il presidente Berlusconi: e si poteva cogliere un che di lezioso, in quella poi celebre formula, ma anche il principio della buona educazione. Ecco: dal "mi consenta" del 1994 ai "coglioni" di ieri si consuma l'avventura, pure lessicale, del berlusconismo. Il Cavaliere, semplicemente, non poteva trattenersi dal dirlo. Gli succede sempre più spesso. Sui bambini bolliti dai cinesi, ha poi ammesso: "Non potevo fermarmi".
A Vicenza, dopo lo sfogo contro gli industriali e Della Valle, si è indicato il gozzo e ha detto: "Ce l'avevo qui". Nel secondo duello, toccato da una battuta di Prodi, se n'è uscito: "Faccio fatica a trattenermi". Due settimane fa, a Genova, un ragazzo l'ha contestato per strada, urlandogli contro qualcosa su Mangano, lo stalliere. A quel punto il presidente del Consiglio s'è fermato: "Tu non ti puoi permettere". E guardandolo negli occhi, a muso duro: "Tu sei un coglione!".
Ora, ai politici - a tutti i politici - dà sempre un grande sollievo poter dire, dopo qualche insulto: "Quando ci vuole, ci vuole", con le dovute varianti dialettali. È comunque un'espressione, questa, che li fa sentire caldi, spontanei e perfino umani, perché a tutti in fondo scappa la parolaccia, e loro sono "come tutti".
Ma in Berlusconi il passaggio dall'affettazione alla volgarità, da un linguaggio sostanzialmente perbenista e mirato a conquistare la simpatia e l'affetto del pubblico, ecco, questo cambiamento non solo è evidente, ma indica qualcosa di indicibile, l'indizio, il segno o la rivelazione che il Cavaliere sta perdendo ciò che è più importante in politica: la grammatica del rispetto.
Poi, come spesso accade - e a lui sempre più spesso - il tentativo di aggiustamento della gaffe l'ha in verità aggravata e rivendicata. Prima quando ha detto sul palco: "Scusate il linguaggio rozzo, ma efficace". Quindi all'uscita: "Era un'ironia" - povero Socrate. O addirittura: "Era un modo affettuoso". E infatti: "L'ho detto con il sorriso sulle labbra". Magari per smentire l'ultima copertina di Newsweek dove campeggia un Berlusconi immusonito, molto Caimano, e la scritta, appunto, che pone l'interrogativo: "Why Silvio isn't smiling".
Ecco. A pensarci bene, a rivedere alla moviola "la scena dei coglioni", è proprio il modo inconsapevolmente livido con cui il premier ha pronunciato quel termine che mette a nudo la rottura dei suoi stessi codici linguistici. È la mancanza di sorriso che chiama l'insulto basso e villano, il disprezzo triviale che Berlusconi sembra aver mutuato dai suoi peggiori nemici, quegli stessi di cui si dichiara vittima da oltre dieci anni.
Non è più la barzelletta pesante, o il complimento grossolano su gambe di congressiste, tette e ombelichi di croniste. È una metamorfosi al tempo stesso evoluta e regressiva che spinge questo ricco e potente uomo di governo a dire, ma anche a fare cose sempre più strane. Piccoli grandi incendi personali appiccati nel pagliaio dell'immaginazione collettiva.
Spostamenti mentali, paesaggi onirici. Il voto di castità elettorale offerto a un sacerdote sardo, e poi sconfessato. La telefonata propagandistica notturna alle operatrici delle hot-line (sei su otto si sono dichiarate ammiratrici di Berlusconi, le altre due non interessate alla politica). L'agghiacciante scenetta improvvisata durante la visita di una scolaresca a Palazzo Chigi, così descritta l'altro giorno da un piccolo testimone: "Secondo lui tutte le ragazze sopra i 23 anni nel mondo dello spettacolo si rifanno, e mentre lo diceva ha messo le mani sul petto facendo finta di sollevarsi i seni". Un presidente del Consiglio. Un uomo di quasi settant'anni.
Così ieri sera l'agenzia Ansa metteva in rete un ameno e dotto dispaccio dal titolo: "Gli "attributi" della politica, da Cicerone a Berlusconi". Sottotitolo: "Un filo rosso tra l'antico "coleus" e il "coglione" di oggi". E allora nelle redazioni politiche si rideva, si scherzava, si ricostruiva il passato compulsando archivi e banche dati, certo con scrupolo degno di miglior causa.
Per cui sì, certo, ci mancherebbe: non è la prima volta che il Cavaliere pronuncia quella parola lì. Già nel 1994 telefonò a Maroni per dirgli: "Allora, è ufficiale: quello lì - e qua c'era il nome di un esponente referendario allora assai in voga - è un coglione". Così come l'anno seguente, intercettato una notte in un piano bar di Cernobbio, sempre il Cavaliere qualificò di coglione un futuro vicepresidente del Consiglio del Pds, o Ds, o come si chiamava allora quel partito.
Poi fece marcia indietro: "Si dice per dire. Se quello fosse davvero un coglione non sarebbe dov'è". E così via, secondo la più celebrata competenza comunicativa.
Ma allora Berlusconi era un uomo e un politico molto, ma molto più spensierato di oggi. Non era Sgarbi, né Borghezio. E se proprio doveva dare del coglione a qualcuno, e non a decine di milioni di italiani, lasciava germogliare l'offesa in campo per così dire informale, o privato. Oggi invece quella parola, "coglioni", quella squisitezza di massa, fermenta nel mezzo del discorso pubblico, segno di cruda vitalità e disperata degradazione.
(5 aprile 2006)
VERAMENTE. IO CI HO PROVATO AD EVITARE COMMENTI POLITICI PRIMA DELLE ELEZIONI. MA BERLUSCONI ME LE TIRA PROPRIO FUORI CON LA FORZA!!!! E QUESTO ARTICOLO DI CECCARELLI ESPRIME TUTTO QUELLO CHE VOLEVO DIRE.
UN ABBRACCIO A CASINI, CHE A BALLARO' IERI SERA MI HA FATTO SIMPATIA:
"Possibile che io sia l'unico cretino in questo studio che non riesce a dire una parola??"
Tanti baci a tutti i coglioni. Come noi. E chi è fiero di esserlo.
.....e scusate la volgarità di questo titolo, di questo finale e di questa pagina. Ma non è colpa mia, è colpa del presidente del consiglio.
da "La Repubblica" del 5 aprile 2006
L'invettiva di Vicenza e l'insulto al ragazzo di Genova
Prologo dell'escalation contro Prodi e la sinistra
"Dal galateo alla parolaccia
la deriva del Cavalier mi consenta"
di FILIPPO CECCARELLI
MI CONSENTA diceva un tempo il presidente Berlusconi: e si poteva cogliere un che di lezioso, in quella poi celebre formula, ma anche il principio della buona educazione. Ecco: dal "mi consenta" del 1994 ai "coglioni" di ieri si consuma l'avventura, pure lessicale, del berlusconismo. Il Cavaliere, semplicemente, non poteva trattenersi dal dirlo. Gli succede sempre più spesso. Sui bambini bolliti dai cinesi, ha poi ammesso: "Non potevo fermarmi".
A Vicenza, dopo lo sfogo contro gli industriali e Della Valle, si è indicato il gozzo e ha detto: "Ce l'avevo qui". Nel secondo duello, toccato da una battuta di Prodi, se n'è uscito: "Faccio fatica a trattenermi". Due settimane fa, a Genova, un ragazzo l'ha contestato per strada, urlandogli contro qualcosa su Mangano, lo stalliere. A quel punto il presidente del Consiglio s'è fermato: "Tu non ti puoi permettere". E guardandolo negli occhi, a muso duro: "Tu sei un coglione!".
Ora, ai politici - a tutti i politici - dà sempre un grande sollievo poter dire, dopo qualche insulto: "Quando ci vuole, ci vuole", con le dovute varianti dialettali. È comunque un'espressione, questa, che li fa sentire caldi, spontanei e perfino umani, perché a tutti in fondo scappa la parolaccia, e loro sono "come tutti".
Ma in Berlusconi il passaggio dall'affettazione alla volgarità, da un linguaggio sostanzialmente perbenista e mirato a conquistare la simpatia e l'affetto del pubblico, ecco, questo cambiamento non solo è evidente, ma indica qualcosa di indicibile, l'indizio, il segno o la rivelazione che il Cavaliere sta perdendo ciò che è più importante in politica: la grammatica del rispetto.
Poi, come spesso accade - e a lui sempre più spesso - il tentativo di aggiustamento della gaffe l'ha in verità aggravata e rivendicata. Prima quando ha detto sul palco: "Scusate il linguaggio rozzo, ma efficace". Quindi all'uscita: "Era un'ironia" - povero Socrate. O addirittura: "Era un modo affettuoso". E infatti: "L'ho detto con il sorriso sulle labbra". Magari per smentire l'ultima copertina di Newsweek dove campeggia un Berlusconi immusonito, molto Caimano, e la scritta, appunto, che pone l'interrogativo: "Why Silvio isn't smiling".
Ecco. A pensarci bene, a rivedere alla moviola "la scena dei coglioni", è proprio il modo inconsapevolmente livido con cui il premier ha pronunciato quel termine che mette a nudo la rottura dei suoi stessi codici linguistici. È la mancanza di sorriso che chiama l'insulto basso e villano, il disprezzo triviale che Berlusconi sembra aver mutuato dai suoi peggiori nemici, quegli stessi di cui si dichiara vittima da oltre dieci anni.
Non è più la barzelletta pesante, o il complimento grossolano su gambe di congressiste, tette e ombelichi di croniste. È una metamorfosi al tempo stesso evoluta e regressiva che spinge questo ricco e potente uomo di governo a dire, ma anche a fare cose sempre più strane. Piccoli grandi incendi personali appiccati nel pagliaio dell'immaginazione collettiva.
Spostamenti mentali, paesaggi onirici. Il voto di castità elettorale offerto a un sacerdote sardo, e poi sconfessato. La telefonata propagandistica notturna alle operatrici delle hot-line (sei su otto si sono dichiarate ammiratrici di Berlusconi, le altre due non interessate alla politica). L'agghiacciante scenetta improvvisata durante la visita di una scolaresca a Palazzo Chigi, così descritta l'altro giorno da un piccolo testimone: "Secondo lui tutte le ragazze sopra i 23 anni nel mondo dello spettacolo si rifanno, e mentre lo diceva ha messo le mani sul petto facendo finta di sollevarsi i seni". Un presidente del Consiglio. Un uomo di quasi settant'anni.
Così ieri sera l'agenzia Ansa metteva in rete un ameno e dotto dispaccio dal titolo: "Gli "attributi" della politica, da Cicerone a Berlusconi". Sottotitolo: "Un filo rosso tra l'antico "coleus" e il "coglione" di oggi". E allora nelle redazioni politiche si rideva, si scherzava, si ricostruiva il passato compulsando archivi e banche dati, certo con scrupolo degno di miglior causa.
Per cui sì, certo, ci mancherebbe: non è la prima volta che il Cavaliere pronuncia quella parola lì. Già nel 1994 telefonò a Maroni per dirgli: "Allora, è ufficiale: quello lì - e qua c'era il nome di un esponente referendario allora assai in voga - è un coglione". Così come l'anno seguente, intercettato una notte in un piano bar di Cernobbio, sempre il Cavaliere qualificò di coglione un futuro vicepresidente del Consiglio del Pds, o Ds, o come si chiamava allora quel partito.
Poi fece marcia indietro: "Si dice per dire. Se quello fosse davvero un coglione non sarebbe dov'è". E così via, secondo la più celebrata competenza comunicativa.
Ma allora Berlusconi era un uomo e un politico molto, ma molto più spensierato di oggi. Non era Sgarbi, né Borghezio. E se proprio doveva dare del coglione a qualcuno, e non a decine di milioni di italiani, lasciava germogliare l'offesa in campo per così dire informale, o privato. Oggi invece quella parola, "coglioni", quella squisitezza di massa, fermenta nel mezzo del discorso pubblico, segno di cruda vitalità e disperata degradazione.
(5 aprile 2006)
VERAMENTE. IO CI HO PROVATO AD EVITARE COMMENTI POLITICI PRIMA DELLE ELEZIONI. MA BERLUSCONI ME LE TIRA PROPRIO FUORI CON LA FORZA!!!! E QUESTO ARTICOLO DI CECCARELLI ESPRIME TUTTO QUELLO CHE VOLEVO DIRE.
UN ABBRACCIO A CASINI, CHE A BALLARO' IERI SERA MI HA FATTO SIMPATIA:
"Possibile che io sia l'unico cretino in questo studio che non riesce a dire una parola??"
Tanti baci a tutti i coglioni. Come noi. E chi è fiero di esserlo.
.....e scusate la volgarità di questo titolo, di questo finale e di questa pagina. Ma non è colpa mia, è colpa del presidente del consiglio.
Stavo pensando che spero che mio nonno non abbia visto la dichiarazione di Silvio,è un tipo che si scandalizza facilmente,e poi si risente..non vorrei che a risentirne fosse la sua ulcera per cui è stato ricoverato a novembre..mi toccherà chiamare per sapere come sta-povero nonno!
Prima riflessine:Casini è stato intelligente (o fortunato???) a dichiararsi cretino a Ballarò,se avesse detto che era l'unico coglione si poteva pensar male di lui,chissà che intrallazzo gli avrebbero appioppato..
Seconda riflessione:se vince Berlusconi -ESPATRIO- (che fa rima con maroni-coglioni non lo posso dire mi accuserebbero di falsa testimonianza,vilipendio a Silvio,diffamazione..)farà una nuova legge per cui la parola coglioni sarà definitivamente eliminata dal vocabolario,o
Terza riflessione:proporrà di cambiare significato di suddetta(e ormai stradetta) parola? I posteri,d'ora in poi,leggeranno alla voce coglioni:"SINONIMO DI COMUNISTA"?
Quarta riflessione:che succede ai berlusconiani se usano la parola coglioni per autodefinirsi o indicare altri della stessa schiera?? Gli fanno la multa??
Quinta e ultima riflessione:io che mi faccio 9 ore di treno (che con trenitalia,salvo eccezioni,diventano 11-come dicevano i latini "melius abbundare quam deficiere) per andare a votare sono più o meno cogliona degli altri? Sorge il problema:come quantificare?? Nasceranno libretti d'istruzione specifici sulla quantificazione e bisognerà pagare una tassa o si va direttamente dal commercialista e si fa la dichiarazione sul 740 ( però siamo fortunati perchè non abbiamo più l'ICI)?
Cambiando argomento:La Z'occ se lo scorda,ieri non l'ha cagata di striscio.. Certo però,che se anzichè fumare ogni volta,trovasse qualche scusa migliore,forse non le verrebbe il cancro ai polmoni e lui non ce l'avrebbe sulla coscienza ( o coscienza??)!
Torno a studiare,un bacino!!
Posted by Anonimo | aprile 06, 2006 10:50 AM
si infatti, ieri. oggi lei ci ha provato così subdolamente che ce l'ha fatta. risultato: sono stati due ore fuori a parlare. probabilmente, adesso, ore 7 e mezza di sera, stranno ancora parlando.o facendo altro.
giuro, mi sono rotta, rotta, rotta, rottissima di tutto ciò.
sono quelle così, quelle che ci provano, che fanno le Zocc, che mi hanno sempre fregato nella vita.
e sono così dannatamente stufa di sperare che gli uomini ragionino con la testa e non col c.. che ormai hi perso tutte le stremaledette speranze nella loro intelligenza.
O nell'intelligenza di tutti quelli che conosco io!
Che qui fra fidanzati (ma con coppia aperta quindi ci provo con te), uomini che fanno gli schemini ini ini, gay (quelli sono i meglio, P. tvtb, però ora stanno diventando troppi), bisessuali, immaturi e tutto il resto non c'è verso di trovarne uno, dico uno che sia NORMALE e che oltre a questa gigantesca qualità non comune, MI PIACCIA.
Se la vedo la sfiguro, le faccio uno sgambetto le tiro una scarpa in testa, non so nemmeno io cosa. Ma tanto si sapeva che finiva così. Brutta Zocc.. riempita di cerone, col culo piatto, e i capelli crespi. Non trovarti dinnanzi a me che non torni viva a casa.
Ora che mi sono sfogata sto effettivamente meglio.
Posted by Luci | aprile 06, 2006 6:35 PM
Sai perchè io quasi un mese fa ho fatto quello che ho fatto?! Esattamente per il seguente motivo: prendermi una meritatissima rivincita su tutte le ZOCCOLE (e voglio proprio scriverla per intero questa parola, perchè loro per intero sono tali) che da sempre mi hanno sbarrato la strada, mi hanno soffiato sotto il naso le occasioni, mi hanno fatta sentire una nullità e mi hanno fatta restare inebetita a bocca aperta con la convinzione che io non sarei mai stata capace di fare un qualsiasi gesto clamoroso....beh, facendo quello che fatto, ho dimostrato che non è così! Ne sono capace eccome,(pur restando nell'onestà, non cercando di fregare i ragazzi altrui)e da quella sera in poi so che posso farlo ancora e ancora...perchè adesso sono io che sbarrerò la strada alle suddette ZOCCOLE!
E certo che sei stufa di sperare che gli uomini ragionino con la testa e non col c...., perciò puoi anche smetterla di farti facili illusioni! Vanno avanti così da secoli, da millenni, perchè dovrebbero usare l'intelligenza adesso?! Quella la usiamo solo noi!
La crudele realtà è che le cose non si sistemano da sole, niente si incastra perfettamente come in un puzzle, niente, ma proprio niente, va al suo posto senza che noi interveniamo. Per questo ti dico di agire, di fare una qualsiasi mossa tattica che non ti dico ti garantirà il matrimonio, ma di sicuro ti impedirà di avere quel maledetto e tormentoso rimorso che logora e distrugge..."se avesi detto/fatto..."
Io non mi pento di quello che ho fatto, ti dico sinceramente che lo rifarei, alcool o non (in quel caso birra) perchè se non l'avessi fatto, conoscendomi, adesso sarei ancora a tormentarmi con le frasi che mi frullavano in testa prima del "fattaccio": "ma se facessi/dicessi/andassi..."
Nessuno fa le cose per noi, al nostro posto o in nostro favore...classicisti, all'erta: "quisque faber fortunae suae"! La più vera tra le verità!
E per finire aggiungo due parole che mi hanno accompagnata per tutto il liceo e dalle quali le mie -forse- sconclusionate azioni hanno avuto origine: CARPE DIEM !!!
Posted by Fra | aprile 06, 2006 9:10 PM
Allora,la seduzione femminile (adesso si chiama così,va beh..) non ha limiti,e sicuramente non corrisponde a regole ben precise per cui ognuno ha la sua ( anche se in media si parla di 8/7 cm di territorio utilizzabile che come disse l'Urbano "si sa il traffico che c'ha" -e se te lo insegnano all'università è un dato di fatto indiscutibile) che può o meno mettere a disposizione..
Purchè l'oggetto (ino ino ino)della seduzione decida di accettare..
Ammettiamo anche che sia successo quello che dici:vorresti essere al posto suo (chiedo venia per la volgarità ) una botta e via,o meglio restare nei propri panni che di sicuro ci si sta meglio perchè se non sei zocc lo puoi sempre diventare ma se nasci zocc tale resti per tutta la vita???
Poi,per obiettare-e l'obiezione mi è consentita e autoconcessa visto che tra me e te quella che è andata via dopo sono io-i due sono usciti insieme dalla biblioteca ma alla fine delle scalette l'ui l'ha mollata per andare in direzione opposta a quella verso cui andava lei,e soprattutto l'ui è rimasto senza z'occ 1)perchè mentre scendevamo io e Paolo l'abbiamo vista risalire SOLA verso la biblio e 2) ieri sera l'ui è andato a giocare a calcetto a 7 tutta la sera ( per la serata meglio un branco di bruti uomini sudati e puzzolenti che una z'occ-il ragazzo sa il fatto suo,che ti credi)..
Poi,se proprio vuoi pensarla a modo tuo,fallo,non sarà certo la s'ottoscritta a proibirtelo..
Cura ut valeas,piccola..
Ti voglio bene,un bacio..
Posted by Anonimo | aprile 07, 2006 10:19 AM
07 Aprile 2006 Ore: 23.30
Mancano ancora 30 minuti alla mezzanotte, quindi posso ancora parlare di politica...
Parto subito dicendo che questo è e sarà solo un commento senza offendere nè discriminare nessuno per le sue "simpatie" poliche.
Lussy, lo sai ti voglio bene, ma la politica è un'altra cosa. Per favore non ti offendere ok?
Bene...
Prodi il vostro amato Prodi che secondo me non sa fare nemmeno un discorso compiuto, soggetto, verbo e complemento, quello che ci insegnano alle elementari, sapete che cosa ha fatto?
HA FATTO UNA DONAZIONE AI SUOI FIGLI PARI A CIRCA 870MILA EURO!!!!!
Semplice, Prodi ha sfruttato una legge approvata dal governo Berlusconi, ma non una legge qualsiasi, no, proprio una di quelle leggi che l'Unione si propone di abrogare al più presto!
Insomma, poteva anche essere un pò più furbo!!!
Bel modo si, si predica bene e poi si razzola male. FACILE!!!
Forse sarebbe stato molto più intelligente da parte sua aspettare...ah no, dimenticavo non può aspettare. E se per un caso fortuito del destino (che io spero vivamente che non accada)dovesse vincere la Sinistra, come poteva donare tutti questi soldi senza essere tassato?
Insomma mi appello a voi, anche se so che ormai è inutile, questa è la persona che voterete,una persona che non è convinta nemmeno del programma che sta sostenendo!!!!
E poi per rispondere al vostro articolo, Prodi ha dichiarato ad una intervista all'Espresso che quelli che votano Forza Italia sono tutti dei fuorilegge.
Provate a immaginare che cosa sarebbe successo se una frase così l'avesse detta Berlusconi. Bhè, non è difficile: guardate cosa è successo per la frase dei coglioni. Da due giorni non si parla d'altro!!!!Eppure scommettiamo che nessuno gli darà mai del sovversivo, che nessuno lo accuserà mai di perdere la grammatica del rispetto?
Così va il mondo, quelli di sinistra pensano una cosa, ne dicono un'altra e ne fanno un'altra ancora eppure tutti applaudono lo stesso!! BRAVI!
E gli altri di Destra hanno un bel cercare di essere coerenti: rischiano pure di fare la figura dei fessi. Si, fessi, fuorilegge, siamo di tutto di più, ma coglioni no!!!
Grazie per lo spazio.
Spero che andiate tutti a votare comunque la pensiate, perchè votare è un diritto ma anche un dovere!
Grazie Lussy.
Un bacio Sily
Posted by Anonimo | aprile 07, 2006 10:35 PM
Vorrei risondere al post sopra il mio (Firmato Sily)...ma tu..lo sai che Prodi quella donazione ai suoi figli l'ha fatta nel 2003? Ben tre anni fa? Prima dell'approvazione della legge alla quale ti riferisci? Ecco no..giusto per precisare!!!!!! Qualsiasi padre di famiglia che abbia voglia donare le proprie proprietà ai suoi figli mentre ancora è in vita è liberissimo di farlo, ma perchè se l'ha fatto Prodi dobbiamo attaccarlo? Prima di dire e di fare certe accuse INFORMATI!!!!
Un caloroso saluto da una cogliona orgogliosa di esserlo!!!
Posted by Anonimo | aprile 08, 2006 9:47 PM
Sono ancora la cogliona del post precedente e vorrei rispondere ancora al post firmato Sily: allora, mettiamo il caso che io stia tranquillamente camminando per strada, ad un certo punto, senza nessun preciso motivo mi giro verso un tizio a me sconosciuto e gli urlo: sei un fuorilegge!! (Parola che tu attribuisci a Prodi, avendo letto l'Espresso)
Ora, le ipotesi sono tre:
A- il tizio si gira e alquanto adirato mi picchia per strada
B- il tizio decide di lasciar perdere
C- il tizio mi querela (anche se penso, ma non ne sono sicura, che la parola "fuorilegge" non sia nell'elenco delle parole che sono considerate talmente offensive da poter querelare qualcuno)
Ora, mettiamo il caso che io, un'altro giorno, stia camminando tranquillamente in un'altra strada e ad un certo punto incontro un'altro tizio (Tizio numero 2) e gli urlo:
COGLIONE!!!!
I casi sono sempre tre:
A- il tizio num. 2 mi picchia per strada
B- il tizio num. 2 mi ignora
C- il tizio num.2 mi vuole GIUSTAMENTE querelare...ma non può!!!! Ahah! Io gli dico: "scusi tizio num. 2 ma se il nostro CARISSIMO premier Silvio Berlusconi ha definito gli indecisi e chi voterà per l'opposizione COGLIONI anche io posso utilizzare tranquillamente questo termine offensivo (più offensivo del termine fuorilegge!) nei suoi confronti, caro tizio num.2!!! Ed ecco infine la morale della favola: se tutti noi COGLIONI (FIERI DI ESSERLO!) ci riunissimo (cosa che diventa difficoltosa visto che siamo MOLTISSIMI) e querellassimo il nostro CARISSIMO premier sarebbe fantastico! Una cosa mai vista prima! Da ora in poi l'uso di questa parola non potrà più essere considerato offensivo ma solamente "elettore di sinistra"! Ringrazio vivamente il nostro CARISSIMO premier! Grazie Silvietto
PS Quando Berlusconi ha detto la parola COGLIONI è sto visto e sentito da tutti perchè l'ha fatto durante una conferenza ripreso dalla telecamera
Prodi avrebbe detto, secondo te e secondo il giornale l'Espresso, la parola FUORILEGGE ma non mi pare che ci fossero telecamere presenti e quindo le parole e i fatti riportati possono essere stati benissimo travisati!!! Io ,e non penso di essere l'unica, finchè non vedo con i miei occhi e finchè non sento con le mie orecchie non credo a niente!
Posted by Anonimo | aprile 08, 2006 10:16 PM
meno male che qualcuno risponde di politica a parte me! ma gradirei sapere chi l'ha scritto! dalla contortezza dire che è stata la mia Carlott...un bacio
Posted by Luci | aprile 09, 2006 12:16 PM
OK Lucy..lo ammetto..i vari commenti di risposta a quelli della sily sono i miei! E visto che ci sono le chiedo scusa per i toni un pò accesi ma l'argomento mi interessava particolarmente!! Quindi sily ti prego di non offenderti!! Baci dalla coglioncella neovotante!!!
Posted by carlottina | aprile 09, 2006 6:51 PM
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Posted by Anonimo | febbraio 05, 2007 1:47 AM
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Posted by Anonimo | marzo 03, 2007 5:43 AM
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