D'autunno, a Praga.
Un tà verde davanti. L'ho fatto col bollitore della mia coinquilina, quello che quando lei è davanti le chiedo se posso usarlo e quando non c'è lo uso indiscriminatamente. Cose della convivenza.
E poi insomma, eccomi qui. era il caso di farmi viva.
25 novembre. Sono quasi due mesi che non guardo dentro me stessa.
Perchè sono sempre a correre da tutte le parti, tra corsi, party Erasmus, conversazioni con grammatica inglese indecente, biblioteca a Narodni Divadlo, menza, persone che vengono a trovarmi. Tantissimo tempo che non mi metto qua a cercare di capire come mi sento e come va tutta questa esperienza.
So solo che d'autunno a Praga capita di chiedere ad una commessa quanto costa una cosa in ceco e capire anche che ti risponde. Oppure che in South Bohemia mi ritrovo a pranzare con una lituana, un danese, un'olandese di origini turche, un'inglese e una ceca. E per un attimo penso che forse non mi ricapiterà così tanto spesso nella vita. D'autunno a Praga faccio a pallate di neve con le mie amiche di sempre e i miei compagni di viaggio e mi sembra di non essermi mai divertita tanto...pur avendo l'influenza. A Praga capita di scoprire qualcuno. Che pur non sconvolgendoti più di tanto ti cambia la vita. E non sai come sia possibile. E ti chiedi all'inifinito se sia il caso. Ma le risposte possono solo arrivare col tempo. E poi la serata più divertente è quando il tuo migliore amico francese fa irruzione mentre si cena e si riuniscono persone di quel piano nella stanza e si crea il caos più totale. E la cioccolata calda del Caffè Louvre che è la migliore della città. La spesa che viene meglio se fatta all'Interspar piuttosto che al Tesco. E poi ancora le attese interminabili per il 26 e gli autobus ignorati. E le litigate con quegli altri due per le cose più stupide. E le risate anche. Tante e inarrestabili a volte.
Il mio Erasmus è strano. Non faccio ore e ore di reparto, non vado ogni sera ad una festa diversa. Non mi sfondo di alcol pur essendo nel posto giusto. Non conosco miliardi di persone, uscendo ogni sera con qualcuno di diverso.
Eppure mi piace.
Perchè invece di tante e tante persone, quelle che ho conosciuto ci sono diventata davvero amica. Perchè ai party Erasmus che fanno qua alla fine si vedono sempre le stesse tre persone, quindi a volte preferisco una bella cena con chi amo. Perchè a Praga fa freddo. Ma freddo come non lo sentivo da anni e a volte il freddo fa pensare a bere una birra in più!
E poi adesso so cosa vuol dire dividere i bianchi dai colorati e i gradi a cui lavarli. Come so che se lasci un fazzoletto di carta dentro un paio di pantaloni neri in lavatrice succede un disastro. E ho imparato a fare il Salmone Alla Lucia che piace tanto a tutti e anche che pulire il bagno è un gran rompimento.
Insomma, non so bene a che punto sono di questa esperienza. Sono felice e serena di quello che sto vivendo e quello credo che sia l'importante. Come sono certa che a febbraio sarà un trauma dover lasciare tutti. Ma davanti a me ho ancora una paio di mesi.Cercherò di sfruttarli il più possibile. E possibilmente di farmi sentire un po' di più!!
Adesso il mio tè è freddo. E mia mamma mi ha chiamata su skype per la cinquecentesima volta oggi! Help me!
Luci
E poi insomma, eccomi qui. era il caso di farmi viva.
25 novembre. Sono quasi due mesi che non guardo dentro me stessa.
Perchè sono sempre a correre da tutte le parti, tra corsi, party Erasmus, conversazioni con grammatica inglese indecente, biblioteca a Narodni Divadlo, menza, persone che vengono a trovarmi. Tantissimo tempo che non mi metto qua a cercare di capire come mi sento e come va tutta questa esperienza.
So solo che d'autunno a Praga capita di chiedere ad una commessa quanto costa una cosa in ceco e capire anche che ti risponde. Oppure che in South Bohemia mi ritrovo a pranzare con una lituana, un danese, un'olandese di origini turche, un'inglese e una ceca. E per un attimo penso che forse non mi ricapiterà così tanto spesso nella vita. D'autunno a Praga faccio a pallate di neve con le mie amiche di sempre e i miei compagni di viaggio e mi sembra di non essermi mai divertita tanto...pur avendo l'influenza. A Praga capita di scoprire qualcuno. Che pur non sconvolgendoti più di tanto ti cambia la vita. E non sai come sia possibile. E ti chiedi all'inifinito se sia il caso. Ma le risposte possono solo arrivare col tempo. E poi la serata più divertente è quando il tuo migliore amico francese fa irruzione mentre si cena e si riuniscono persone di quel piano nella stanza e si crea il caos più totale. E la cioccolata calda del Caffè Louvre che è la migliore della città. La spesa che viene meglio se fatta all'Interspar piuttosto che al Tesco. E poi ancora le attese interminabili per il 26 e gli autobus ignorati. E le litigate con quegli altri due per le cose più stupide. E le risate anche. Tante e inarrestabili a volte.
Il mio Erasmus è strano. Non faccio ore e ore di reparto, non vado ogni sera ad una festa diversa. Non mi sfondo di alcol pur essendo nel posto giusto. Non conosco miliardi di persone, uscendo ogni sera con qualcuno di diverso.
Eppure mi piace.
Perchè invece di tante e tante persone, quelle che ho conosciuto ci sono diventata davvero amica. Perchè ai party Erasmus che fanno qua alla fine si vedono sempre le stesse tre persone, quindi a volte preferisco una bella cena con chi amo. Perchè a Praga fa freddo. Ma freddo come non lo sentivo da anni e a volte il freddo fa pensare a bere una birra in più!
E poi adesso so cosa vuol dire dividere i bianchi dai colorati e i gradi a cui lavarli. Come so che se lasci un fazzoletto di carta dentro un paio di pantaloni neri in lavatrice succede un disastro. E ho imparato a fare il Salmone Alla Lucia che piace tanto a tutti e anche che pulire il bagno è un gran rompimento.
Insomma, non so bene a che punto sono di questa esperienza. Sono felice e serena di quello che sto vivendo e quello credo che sia l'importante. Come sono certa che a febbraio sarà un trauma dover lasciare tutti. Ma davanti a me ho ancora una paio di mesi.Cercherò di sfruttarli il più possibile. E possibilmente di farmi sentire un po' di più!!
Adesso il mio tè è freddo. E mia mamma mi ha chiamata su skype per la cinquecentesima volta oggi! Help me!
Luci
Etichette: Erasmus
Che belle parole Luci! Sono contenta che tutta la tua esperienza ti piaccia e ti stia arricchendo! Aspetto con ansia la ricetta del salmone alla Lucia! Ti abbraccio forte. Sara
Posted by Bicece | novembre 26, 2008 5:13 PM
E io sono tanto tanto contenta di essere venuta a sbirciare nel tuo Erasmus ceco.E felice di vedere che nonostante tu cresca, faccia mille esperienze nuove e ti arricchisca di ceco e d'inglese, certe cose non cambiano mai. Proprio come la nostra amicizia, o la tua sfrenata passione per gli orecchini e l'ironia, o le nostre lunghe chiacchierate introspettive.
Posted by fernanda85 | novembre 29, 2008 3:02 PM
Hey Luci!
Mi accetti su skype? che su msn ormai non mi ci connetto praticamente mai e ogni tanto pure che sono ipermegasuperimpicciato mi farebbe piacere scambiare quattro chiacchiere con te!
Il mio contatto è Estylon.
Un Abbraccio :")
Posted by Esty | novembre 30, 2008 1:13 AM
nn piango xk sono a lavorare, ma come sempre i tuoi post sono stracarik di emozioni.
brava lulu divertiti e impara, arrikkisciti + k puoi,ti meriti tanto svago, spensieratezza, libertà, ... però nn scordarti delle persone k son rimaste a casa, ma k ti pensano su 24ore minino 48 ^_^
ps. quando torni mi devi far un corso di cucina (1° piantto da sperimentare è questo salmone alla lucia, k son proprio curiosa)e poi di auto-gestione xk k sa quanta esperienza ti sarai fatta.
cmq sia tutto ciò è x dirti k mi mank tanto, ma k questa esperienza ti ci voleva e te la meriti e soprattutto DOVEVI FARE, te + di tant altri (te k sei sempre disponibile, presente x gli altri, ma k di tempo solo x te e le cose k vuoi nn ne hai ...)
ciao lucy tvttt...tttb smack ^_^
Posted by Claux | dicembre 02, 2008 9:58 AM
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