Noi, che ci immaginiamo in corsia....
Dopo Grey's Anatomy venerdì Maria mi ha scritto questo sms:
"Lu, anch'io voglio indossare la divisa blu e poi trovarmi la sera a parlare con voi in un pub.Uffa, a volte ho paura di non farcela."
Marì mi scuserai se ti ho un po' esposta al mondo, però volevo dire che chi non ci è dentro non sa cosa si prova.
Me ne accorgo sempre più.
Ci ritroviamo in pigiama alle tre del pomeriggio, tra un libro e l'altro, con i capelli in disordine, le mani non curate, piene di caffeina.
Ad occhi sgranati guardiamo Meredith e Christina e Izzie e ci chiediamo "chissà se la nostra vita sarà mai così" già sapendo che non lo sarà perchè non è che in tutti gli ospedali del mondo i chirurghi sono sexy come quelli del film e per mille altri motivi.
Ascoltiamo a bocca aperta quando Doctor House parla di malattie tanto rare quanto improbabili nell'accadere tutte insieme, che per chissà quale ragione ci sembra di capire e sapere.
Abbiamo schiere di parenti che non fanno che ripetere "tanto mi curerai tu vero?" e già ci vengono in mente telefonate alle 6 del mattino per una qualsiasi influenza.
Appena sentiamo il nome di un batterio o un ormone saltiamo su come schegge, ci sembra di avere la testa piena di tutto mentre una madre, un padre o una sorella dicono "uau, ma tu queste cose le capisci?", facendoci sentire che più orgogliose non si può.
Abbiamo grandi ambizioni, grandi sogni grandi speranze. E quando siamo tutti insieme, almeno un quarto d'ora è dedicato al discorso "tu che vuoi fare dopo?" e cominciamo sequele infinite di "allora, questi pazienti li mando a te, questi altri a te" (chiedendoci poi chi è che mandarà pazienti ad Andrea o Peppe).
In realtà dentro di noi, ci sentiamo piccoli piccoli.
Ogni argomento o esame sembra così grande che ci toglie il fiato.
Pensiamo con tremore, paura e curiosità alla prima volta che saremo in una sala operatoria anche solo per guardare.
Almeno una volta al mese (o ogni due, via) ci viene il dubbio di aver sbagliato scelta, magari potevamo optare per qualcosa che non implicasse tutta questa responsabilità.
Ci facciamo forza tra noi dicendoci che siamo animati da grandi passioni; in realtà dei giorni l'unica passione sembra quella per il cuscino. E vorremmo andare in vacanza, isolarci dal mondo e non pensare più a niente.
Andiamo avanti così in mezzo a mille giorni no, sonno perso e qualche soddisfazione (che io non riesco a vedere, magari se qualcuno trova anche le mie me le spedisca pure per posta).
Tutto questo è per die che sono vicina a quelle signorine di Anatomia, qualcuno di Biochimica, altri di Fisiologia. Perchè ognuno prende le cose a modo suo, ma in fondo.... i pensieri sono sempre gli stessi.
Vi voglio bene signorine medichesse e mediconzoli.
è un piacere condividere tutto questo con voi.
Luci
"Lu, anch'io voglio indossare la divisa blu e poi trovarmi la sera a parlare con voi in un pub.Uffa, a volte ho paura di non farcela."
Marì mi scuserai se ti ho un po' esposta al mondo, però volevo dire che chi non ci è dentro non sa cosa si prova.
Me ne accorgo sempre più.
Ci ritroviamo in pigiama alle tre del pomeriggio, tra un libro e l'altro, con i capelli in disordine, le mani non curate, piene di caffeina.
Ad occhi sgranati guardiamo Meredith e Christina e Izzie e ci chiediamo "chissà se la nostra vita sarà mai così" già sapendo che non lo sarà perchè non è che in tutti gli ospedali del mondo i chirurghi sono sexy come quelli del film e per mille altri motivi.
Ascoltiamo a bocca aperta quando Doctor House parla di malattie tanto rare quanto improbabili nell'accadere tutte insieme, che per chissà quale ragione ci sembra di capire e sapere.
Abbiamo schiere di parenti che non fanno che ripetere "tanto mi curerai tu vero?" e già ci vengono in mente telefonate alle 6 del mattino per una qualsiasi influenza.
Appena sentiamo il nome di un batterio o un ormone saltiamo su come schegge, ci sembra di avere la testa piena di tutto mentre una madre, un padre o una sorella dicono "uau, ma tu queste cose le capisci?", facendoci sentire che più orgogliose non si può.
Abbiamo grandi ambizioni, grandi sogni grandi speranze. E quando siamo tutti insieme, almeno un quarto d'ora è dedicato al discorso "tu che vuoi fare dopo?" e cominciamo sequele infinite di "allora, questi pazienti li mando a te, questi altri a te" (chiedendoci poi chi è che mandarà pazienti ad Andrea o Peppe).
In realtà dentro di noi, ci sentiamo piccoli piccoli.
Ogni argomento o esame sembra così grande che ci toglie il fiato.
Pensiamo con tremore, paura e curiosità alla prima volta che saremo in una sala operatoria anche solo per guardare.
Almeno una volta al mese (o ogni due, via) ci viene il dubbio di aver sbagliato scelta, magari potevamo optare per qualcosa che non implicasse tutta questa responsabilità.
Ci facciamo forza tra noi dicendoci che siamo animati da grandi passioni; in realtà dei giorni l'unica passione sembra quella per il cuscino. E vorremmo andare in vacanza, isolarci dal mondo e non pensare più a niente.
Andiamo avanti così in mezzo a mille giorni no, sonno perso e qualche soddisfazione (che io non riesco a vedere, magari se qualcuno trova anche le mie me le spedisca pure per posta).
Tutto questo è per die che sono vicina a quelle signorine di Anatomia, qualcuno di Biochimica, altri di Fisiologia. Perchè ognuno prende le cose a modo suo, ma in fondo.... i pensieri sono sempre gli stessi.
Vi voglio bene signorine medichesse e mediconzoli.
è un piacere condividere tutto questo con voi.
Luci
Etichette: amicizia, università
Forse chirurghi no, ma uno studente di medicina sexy c'è...
Pardon, ma in questi giorni non sono in grado di discorsi seri...e chi sa capirà...
Posted by Fra | febbraio 04, 2007 7:00 PM
Sottoscrivo in pieno l'intero post.
Saranno altri 3 (o 4) anni molto lunghi, molto intensi, molto belli SOLO grazie a voi.
E un'altra cosa:
Studenti di medicina sexy ne conosco davvero due, ma chirurghi sexi, ebbene, quelli li ho incontrati!!! Evviva il tirocinio in Dea!!
Posted by Laura | febbraio 05, 2007 8:27 AM
che carino questo post lu....
Io so solo che nonostante tutte le varie mazzate ricevute, non mi arrendo, la paura di non riuscire è tanta ma credo sia normale.
Se non dovessi riuscire a realizzare i miei sogni andrò al grande fratello e vincerò un milione di euro.
Torno a quel cazzo si metabolismo delle basi.
Baci baci
Posted by Anonimo | febbraio 05, 2007 2:42 PM
1. perchè cavolo dici che non ci sono chirurghi sexy da noi?! solo perchè non esistono nel ns corso non vuol dire che quelli che ci precedono rientrino nelle ns medie!
e comunque, uno dei dottori della mia mummy, è chiamato "Il gigolò dell'aspirato" dalla sua compagna di letto.. Secondo te com'è?! =)
2. perchè i miei familiari invece non si fidano minimamente dei miei pareri medici? voglio sentirmi orgogliosa anch'io! uffa! non è giusto non è giusto non è giusto! le uniche sono le mie nonne che però aggiungono sempre anche che tanto non riuscirò mai a laurearmi in tempo e che loro non ci saranno già più e allora sarà tutto inutile lo stesso! pessimiste o gufe? pessimiste e gufe!
3.ce la facciamo, tutte, tutti e in onore a ciò manderemo anche dei pazienti (..quelli che ci stanno meno simpatici..) da Peppe e Andre... e poi ci sono sempre le cioccolate della macchinetta ricche di cannabinoidi alla Pantaleo a sostenerci!
Posted by fede!! | febbraio 12, 2007 2:15 PM
oggi è accaduto qualcosa che mi ha veramente (?) fatto riflettere sulle mie possibilità di affrontare la carriera di dottorologa.. stamattina ho portato mia sorella a fare le analisi del sangue e.. mi sono svenuta io!!! lo so che mi sentivo già male da prima e era tutta la mattina che lo dicevo anche lei e probabilmente avevo la pressione ancora più sotto i piedi della mia solita massima a 93, so che non avevo fatto colazione per accompagnarla dopo a farla al bar come le avevo promesso (e poi a cornetti e cappuccino non si rinuncia per un po' di debolezza!!), so che la stanza era piena e per questo nonostante il malessere eravamo rimaste più di un'ora e mezzo ad aspettare in piedi e so anche che (chi mi ha vissuto cn me x qualche motivo lo sa) quando mi alzo in piedi più o meno di scatto, crollo subito a terra accompagnata da un mondo a puntini che svanisce dalla vista sfumando sul nero uniforme e che spesso la mattina arrivo in cucina procedendo lungo il corridoio a tastoni o alla cieca ricordando il percorso a memoria ma con gli occhi in sciopero.. l'infermiera si è allarmata, mi ha sbattuta a terra e mi ha dato della cretina perchè ero rimasta in stanza per acompagnare Laura che invece era l'immagine della calma (anche dopo la mia scena perchè ormai c'è abituata e anzi era lei a tranqullizzare le signore dell'accettzione!).. eppure è da stamani che mi domando come mai. non mi fa effetto il sangue, ho guardato la tizia infilare l'ago senza provare sensazioni strane, ho portato in braccio una bimba affetta da una collagenopatia a cui si vedeva l'osso della gamba dopo un taglietto (che le è costato 42 punti..) senza andare nel panico cm gli altri attorno a me e tutte le volte che ho fatto analisi per me ultimamente nn ho avuto effetti strani, eppure...
alla faccia del senso di protezione per la sorellina piccola!! e alla faccia del tirocinio in ospedale!! qui, se continuo così, riuscirò a fare il dottore solo se riesco a entrare nel cast di scrubs!..e solo perchè l'idiota la so fare bene..
Posted by fede!! | febbraio 13, 2007 7:43 PM
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