martedì, novembre 28, 2006

Quattro semplici calcoli...

I numeri di una giornata all'università:
  • Tavolette di cioccolata finite litigandosi in otto l'ultimo quadratino = 2
  • Ore di esercitazione di patologia trascorse completamente in trance perchè avevo un sonno tremendo e la lezione era giusto giusto dalle 17 alle 18 = 1
  • Pasticcini mangiati a metà mattina portati dalla Fede per ringraziarci delle ben due feste a sorpresa (con la collaborazione di Virgi) = 3
  • Ore di studio totali, comprese le pause per il caffè, per il bagno, per la telefonata, perchè stava volando un asino in cielo e per premurarsi che l'ex premier si fosse rimesso = ......
  • Proverbi detti da Maria = almeno 150
  • Urli della Fede e/o figuracce fatte dalla stessa = ho perso il conto
  • Tutte le volte che abbiamo nominato il viaggio a Parigi = più di 10 sicuro
  • Ragazzi decenti visti = 0 .. forse 1/2 se consideriamo l'Uomo Fotocopia
  • Volte in cui prenderò di nuovo il caffè della macchinetta considerato il mal di stomaco pre-esistente = sempre 0
  • Volte in cui accetterò un altro caffè fatto da Fe alla sua nuova macchina = di nuovo 0
  • Volte in cui Virgi è stata avvistata a chiaccherare in giro per l'aula = almeno 6 o 7
  • Quantità di telefonate fatte da mia mamma nella bellezza di un solo giorno = 3
  • Risate = 100000000000000000000000000000
  • Quantità di giorni che ancora mi restano fino al prossimo esame = troppo pochi
  • Cose da fare = troppe
Credo possa bastare.
Baci a tutti, sarebbero le 11 meno un quarto e devo ancora asciugare i capelli.

Alla prossima!

Etichette:

venerdì, novembre 17, 2006

La vita in cui abito

"....è la vita in cui abiti
niente meno e niente più
sembra un posto in cui si scivola
ma queste cose le sai meglio tu

cosa vuoi che sia
passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su..
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu..."

Finalmente qui si dà esami senza essere bocciati! Non sapete cosa si prova dopo tanto tempo! Che poi sia stato come al solito un esame noioso, perchè come al solito ti è capitata una domanda penosa, beh, non importa.Ed è già abbastanza significativo che stia qui a pensare che questo voto non me lo sento proprio addosso, dato che fino ad un mese fa mi preoccupavo solo di prenderlo, il voto. Ma ci ho messo del mio. Come al solito, fatta la prima domanda pazzesca, quelle dopo erano accettabili, ma ormai si era insinuata in me l'idea che l'interrogazione avesse preso una brutta strada e mi sono lasciata andare. C'è da dire che l'ultimo 25 l'avevo preso il 17 gennaio 2005. Quindi ho fatto grossi passi avanti!!!
Sono stata brava. Ho proprio voglia di dirmelo! Ho archiviato un'altra pratica e posso ritenermi soddisfatta. Adesso ho di nuovo altro a cui pensare.
Ma com'è, qui non si finisce mai?
E soprattutto, come fare a preparare un esame in 20 giorni con, nel mezzo, laboratori, esercitazioni, Ade, lavoro e Carlotta che viene il prossimo week-end? Domanda da un milione di dollari!


In cima alla pagina c'è una parte di una canzone che ho cominciato ad amare più di un anno fa.
Mi piace così tanto l'espressione "La vita in cui abiti", perchè è completamente vera. In questa vita ci abitiamo e dobbiamo renderla il più accogliente possibile.
Abbiamo il dovere di farlo anche per chi, per mille motivi non può permetterselo.

Camminavo per strada l'altro giorno e scioglievo l'i-pod dal groviglio di fili in cui era incastrato. Sono passata accanto ad un ragazzo, un venditore ambulante, africano, col suo zaino. Uno come tanti, che da mesi popolano Viale Morgagni. Non mi ha chiesto niente, ma mentre passavo ha guardato il mio insieme di fili e tecnologia con un tale desiderio e invidia, che mi ha fatto tenerezza.
Qui abbiamo risate, allegria, serate alla cioccolateria in compagnia della cioccolata 55%, il poncho nuovo con i fili dorati, le ballerine intonate con la borsa, l'i-pod, una serata al cinema.
C'è il viaggio a Parigi in otto, la serata a preparare la pizza, una albero di Natale da fare tutte insieme.
Questa vita da arredare può essere allegra, confusionaria, chic, post-moderna, luminosa, intima, calda, confusionaria, silenziosa, semplice, ricercata.
In ogni caso è la nostra.
C'è la possibilità di scegliere cosa fare, quando farlo e come farlo.
Non è poco vero?
Decidet
e come volete essere e cercate di crearvi la migliore delle vite, in base alle vostre possibilità.
Portate avanti delle idee, fate di alcuni valori i Vostri valori.
Pensate in grande, io sono ambiziosa e non mi stancherò mai di esserlo.


Baci, Lu.

Ah, vi capitasse mai di sentire la nuova canzone di Elisa e Liga "Gli Ostacoli del Cuore", emozionatevi vi prego. E' bellissima.

Etichette: , ,

lunedì, novembre 06, 2006

Saluti dal banco surgelati

Eccola.
Seduta alla scrivania, con una strana nuova maschera per il viso in azione, con Riccardo Scamarcio che intorno al 1200 deve liberare Giovanna Bentivoglio (alias Martina Stella), con i piedi ancora un po' doloranti per i giorni precedenti. Con una nuova preoccupazione. Già perchè ci mancava solo che mio nonno venisse ricoverato in ospedale, ora sì che ce le abbiamo tutte. Questo 2006 non poteva finire meglio. Solo che una amica mi ha insegnato ad essere sempre positiva, ad affrontare le cose col sorriso, soprattutto quelle cose di cui da sorridere non ci sarebbe proprio niente. Vero Fede? Ti ammiro molto per il tuo coraggio.
Ma facciamo un salto indietro.
I giorni passati sono stati frenetici.
Mia mamma e le sue vertigini. Credo che sappiate che le vertigini danno nausea e la nausea a cosa porti. Quindi vi immaginerete anche a cosa posso aver assistito in due giorni . Cose che capitano. Responso dell'audiologa? Vertigini centrali da stress. Morale? Che mia mamma si deve rilassare, magari fare meno pulizie e godersi di più la vita. Fosse semplice! E' una di quelle donne che non stanno mai ferme, che fanno mille cose insieme, che hanno tante idee tutte insieme (si si è inutile che ve lo chiedete. Io ho preso da mio padre). Così l'ho accudita in tutto e per tutto e mi sono anche sentita dire, mentre le prendevo con la forchettina i pezzetti di frutta "Qui c'è da lavorare sul tuo senso pratico!". Grazie mamy, I love you.
Il lavoro. Vabbè, quello che è. Proprio lavoro no, ma qualcosa di simile. Stare in piedi per otto ore a rincorrere la gente per convincerla a comprare il pesce surgelato "Pam" non è proprio edificante. Però mi sono divertita in fondo, tra le risposte della gente, i commenti su come si cucina il pesce, i discorsi con Martina, la ragazza che ho conosciuto. Si si, posso rifarlo tranqiullamente. Alla fine di sabato avrei convinto anche un muro a comprare la Zuppa di Pesce e vi posso assicurare che dà soddisfazione!
Oggi ho rivisto l'allegra comitiva universitaria e ci sono state tante risate, come al solito!
Solo che adesso sono un po' stanca e domani mi aspetta una giornatina niente male....
...quindi a presto.
Di seguito alcune comunicazioni di servizio e/o messaggi per varie persone.

Per T : Scusa ancora per l'attesa. Ma non voglio rispondere "tirando via". Deve essere una cosa ragionata.
Per Clau: Piccola mia, ce la puoi fare.
Per Carlott: Mostro, vedi di andarci con calma!!!!!!
Per Fra: Le donne-vomito erano altre del gruppo. Vuoi prendere il loro posto?
Per Giggi: Stai per diventare nonno! Non sei orgoglioso?
Per Anna: Ma sarai la futura nonna?
Per la mia camera: Non ti arrabbiare. Toverò il tempo di metterti in ordine.
Per i proprietari di Zara: Qualcuno mi informi di quando entrerà il 999.999mo cliente. Perche mi farebbe comodo essere la milionesima e vincere un intero guardaroba invernale!

Ok ok basta. Baci a tutti.

Ah, ultima cosa, perla di saggezza della prof di Statistica: "Con tutto questo discorso e questo calcolo si capisce come in una popolazione più a rischio di malattia ci sia una probabilità più alta di essere malati". Complimenti.

domenica, novembre 05, 2006

mente vuota...sono troppo stanca

non riesco a scrivere niente....tornerò domani. adesso sono davvero sfinita.

About me

  • I'm Luci
  • From firenze, Italy
  • Parlo sempre troppo, sono un'indecisa nata, amo divertirmi con le amiche e dire tutte le idiozie possibili, ma amo anche la facoltà che frequento...medicina. Sono mille persone in una sola, ma lo sa solo chi mi conosce veramente. Il mio sogno è di diventare un buon medico, capace di fare qualcosa di concreto per gli altri; avere almeno tre figli (Tutti con la E)!! poi magari se riesco anche a girare il mondo...
My profile

.....e dall'altra!

..e chi merita uno spazio singolo!

Amici da blog