La Mattina di Natale
Di solito la mia mattina di Natale ha un programma fisso, che recita così:
- mi sveglio alle 10 circa e mi godo il caldo nel letto; appena sono in grado di ragionare, allungo la mano sul comodino e prendo il cell, rimasto acceso per l'occasione durante la notte (lo spengo sempre) e guardo chi è stato più mattiniero di me ed ha già mandato i messaggini di auguri natalizi. di solito ci sono già 5/6 messaggi e altri in attesa. Mi scervello per trovare una nuova formula per scrivere "Buon Natale, auguri, ecc ecc" e invio.
- finalmente mi alzo e munita di vestagliona scendo al piano di mezzo dove cerco disperatamente un cd con le simpatiche canzoncine natalizie e lo attacco a tutto volume, o, per dirla come direi io, A palla. Accendo le luci all'albero.
- scendo ancora più giù e trovo mio padre sulla poltrona e mia mamma sulla sedia che fanno il punto della situazione su zii, nonni, nuovi pettegolezzi di paese, gente che si è lasciata, il tale che se n'è andato di casa, e tutte quelle belle cose che si ricordano a Natale. Si accorgono di me sia perchè Jingle Bells è attaccata da mezzo secondo e già la odiano, oltre che per il passo leggero con cui scendo le scale. Saluti, abbracci, Buoni Natale, e tutto il resto.
- mentre faccio colazione mi unisco alla loro discussione intromettendomi con osservazioni intelligenti e acute quali "E la moglie non lo ha preso a palate?" oppure "Si in effetti sono stati degli idioti" e cose così.
- è arrivato il momento di vestirsi. Mia madre discute con mio padre perchè lui si vuole mettere la camicia della sera prima o il maglione già messo ed alla frase di lei "Guarda che non azzeccano i colori" lui risponde puntuale "E che ne capisci tu di colori!". Io discuto con mia mamma perchè si vuole vestire da vecchia e che col suo fisico potrebbe valorizzarsi, e che è ancora giovane e lei fa tipo "Macchè giovane, ho quasi..."(non si dice che poi si arabbia), e insomma, alla fine la convinco a vestirsi come dico io ma per tutto il giorno dirà che non è mai stata così scomoda.
- bisogna uscire. Io ci metto 4 ore circa per truccarmi nello stesso modo in cui mi trucco tutti i giorni, ma siccomè è Natale bisogna farlo meglio. I miei decidono quale bottiglia di spumante portare nel posto dove stiamo andando con mia madre che propende sempre per un Bosca Anniversary e mio padre per un Ferrari. Poi arrivo io e decido per una cosa di mezzo. (Quest'anno poi sono informatissima, dopo che per tre giorni ho venduto il Martini Asti al Carrefour, so tutti i prezzi e tutte le qualità di tutto).
- finalmente usciamo con un ritardo di circa 45 minuti.
Ma è Natale. E a Natale siamo tutti più buoni quindi non si arrabbieranno.
Da questo momento in poi mi sa che le nostre storie sono comuni.
Pranzi, Tartine con Salmone, Spumanti, Panettoni e Tombola. Gente che perde, gente che vince, bambini che piangono, regali da riciclare al prossimo Natale. Incontro con parenti simpatici e non, domande insistenti sulla tua vita privata.
I soldi dei nonni, mal di stomaco, sovraffollamento in casa.
E tutto il resto.
Io penso sempre che la differenza la faccia proprio la Mattina di Natale.
Tanti auguri a tutti, Luci.
- mi sveglio alle 10 circa e mi godo il caldo nel letto; appena sono in grado di ragionare, allungo la mano sul comodino e prendo il cell, rimasto acceso per l'occasione durante la notte (lo spengo sempre) e guardo chi è stato più mattiniero di me ed ha già mandato i messaggini di auguri natalizi. di solito ci sono già 5/6 messaggi e altri in attesa. Mi scervello per trovare una nuova formula per scrivere "Buon Natale, auguri, ecc ecc" e invio.
- finalmente mi alzo e munita di vestagliona scendo al piano di mezzo dove cerco disperatamente un cd con le simpatiche canzoncine natalizie e lo attacco a tutto volume, o, per dirla come direi io, A palla. Accendo le luci all'albero.
- scendo ancora più giù e trovo mio padre sulla poltrona e mia mamma sulla sedia che fanno il punto della situazione su zii, nonni, nuovi pettegolezzi di paese, gente che si è lasciata, il tale che se n'è andato di casa, e tutte quelle belle cose che si ricordano a Natale. Si accorgono di me sia perchè Jingle Bells è attaccata da mezzo secondo e già la odiano, oltre che per il passo leggero con cui scendo le scale. Saluti, abbracci, Buoni Natale, e tutto il resto.
- mentre faccio colazione mi unisco alla loro discussione intromettendomi con osservazioni intelligenti e acute quali "E la moglie non lo ha preso a palate?" oppure "Si in effetti sono stati degli idioti" e cose così.
- è arrivato il momento di vestirsi. Mia madre discute con mio padre perchè lui si vuole mettere la camicia della sera prima o il maglione già messo ed alla frase di lei "Guarda che non azzeccano i colori" lui risponde puntuale "E che ne capisci tu di colori!". Io discuto con mia mamma perchè si vuole vestire da vecchia e che col suo fisico potrebbe valorizzarsi, e che è ancora giovane e lei fa tipo "Macchè giovane, ho quasi..."(non si dice che poi si arabbia), e insomma, alla fine la convinco a vestirsi come dico io ma per tutto il giorno dirà che non è mai stata così scomoda.
- bisogna uscire. Io ci metto 4 ore circa per truccarmi nello stesso modo in cui mi trucco tutti i giorni, ma siccomè è Natale bisogna farlo meglio. I miei decidono quale bottiglia di spumante portare nel posto dove stiamo andando con mia madre che propende sempre per un Bosca Anniversary e mio padre per un Ferrari. Poi arrivo io e decido per una cosa di mezzo. (Quest'anno poi sono informatissima, dopo che per tre giorni ho venduto il Martini Asti al Carrefour, so tutti i prezzi e tutte le qualità di tutto).
- finalmente usciamo con un ritardo di circa 45 minuti.
Ma è Natale. E a Natale siamo tutti più buoni quindi non si arrabbieranno.
Da questo momento in poi mi sa che le nostre storie sono comuni.
Pranzi, Tartine con Salmone, Spumanti, Panettoni e Tombola. Gente che perde, gente che vince, bambini che piangono, regali da riciclare al prossimo Natale. Incontro con parenti simpatici e non, domande insistenti sulla tua vita privata.
I soldi dei nonni, mal di stomaco, sovraffollamento in casa.
E tutto il resto.
Io penso sempre che la differenza la faccia proprio la Mattina di Natale.
Tanti auguri a tutti, Luci.