Stasera mi sento un po' così, agitata ("Mi sento scossa, agitata ah, agitata ah, un po' nervosa ah..") e nervosa, credo che sia pr l'esame che si avvicina.
Cerco di ricordare se prima degli altri esami ci fosse la stessa elettricità di fondo, un enorme senso di vuoto cosmico e di ignoranza, la sensazione che hai studiato, sì, ma ...a cosa ti è servito se poi non ricordi neanche un rammo collaterale che sia uno?
E allora mi rispondo che è proprio così, c'era tutto ed a tutti gli esami, anche se forse ad alcuni più sofferti (vabbè lo so è inutile nascondere che parlo dell'ultimo di istologia) c'era un po' meno, nel senso che ero ovviamente arrivata ad un tale sfinimento che dell'Apparato di Golgi e del Tessuto Muscolare sapevo vita, morte e miracoli.
E mi vengono quelle domande che prima o poi durante la giornata, o il mese o l'anno, vengono a tutti, specie che studia medicina: Ma chi me l'ha fatto fare?? Ma non potevo darmi allo studio di Cultura e Stilismo della Moda? Andare a fare la girnalista di cronaca rosa? e soprattutto.......
CE LA POSSO DAVVERO FARE?Dove mi porterà questa strada... chissà chi diventerò nella mia vita?
Le uniche risposte plausibili le trovo in delle parole scritte da una persona che stimo tantissimo, a cui voglio un mondo di bene e nella quale ho sfiducia misurata. Queste parole:
"[...] Non mi piace pensare che esista una nube oscura di sfortuna perennemente posta sopra le teste di qualcuno, mentre ad altri piove tutto dal cielo...certo, un anno all'uni ce ne ha dato la dimostrazione...ma voglio ancora avere una visione idilliaca e pensare che i successi DEVONO arrivare...che i sacrifici sono la linfa della quale si nutrono i tuoi sogni e che la forza, la passione che si mettono in un'impresa devono avere la giusta ricompensa.Non te lo dico xké sei mia amica ma perchè lo penso davvero...é la sensibilità, la capacità di accettare gli ostacoli e il coraggio di volerli superare che faranno di te un buon medico. Quante estati, quante notti a studiare ci farà passare questa facoltà ma se accettiamo stoicamente tutto ciò un motivo c'é...stiamo imparando a vivere. Non si potrebbe certo riuscire a combattere ogni giorno con il dolore e la sofferenza, restando ingenui e idealisti come dei ragazzini. [...] "Non importa scrivere chi è stato a scrivere tutto questo, chi la conosce riconoscerà sicuramente il suo piglio da scrittrice appassionata....Comunque la ringrazio, perchè è un sostegno ed una forza ogni volta che ne ho bisogno, come in quel 1 settembre 205, giorno in cui mi ha mandato la mail che conteneva queste frasi...grazie.
Meno male che stasera c'è la lezione di ballo...non mi va molto di uscire con questo freddo, ma ho bisogno di sfogarmi!!