22 luglio/22 anni
Eccoci qui. A un anno esatto.
Questa non sarà una lettera di auguri per me stessa.
In realtà sarà una vera e propria confessione. Molto lunga. Vi consiglio di non perdervela.
Questo compleanno… come l’anno scorso. Mi sembra sempre che non ci sia nulla da festeggiare. Già vi sento…questi pensieri non devo farli!
Sì non faccio che dire quanto devo agli altri e da quante persone mi senta amata.
I miei genitori, le mie amiche/ i mei amici. Ma non sempre riescono a capirmi.
Spessissimo non mi capisco molto nemmeno io.
Fondamentalmente mi posso fidare solo di me stessa, del mio pensiero e del mio giudizio.
Le avete in mente le mie spalle? Bene, sono forti. E larghe. E nonostante molti pensino che finora non mi sia toccato granchè da affrontare, per il mio carattere quel poco è stato già abbastanza.
Sono caduta tante volte e tante volte avrei potuto abbattermi. Come in realtà è successo.
Ma mi sono rialzata in piedi ancora e più volte.
Sono sempre qui, non mi sposto.
Ancora a chiedermi cosa pensano gli altri di me, ma sempre più consapevole che questo giudizio non è poi così importante. Sono cambiata tanto negli ultimi anni.
Sono importante io, solo io, con i miei problemi, le mie insicurezze, la mia voglia di sfondare.
Io che purtroppo non sono fashion abbastanza, io che non faccio colpo, anzi che faccio colpo solo su chi mi conosce (e, a proposito, ultimamente a conoscermi sembrano davvero in pochi).
Io che odio essere al centro dell’attenzione e non sopporto chi ci vuole stare a tutti i costi.
Io che non parlo a sproposito. Che non dò opinioni di medicina, ancora, perché so di non potermelo permettere…ho tanta strada da fare.
Io che mi appassiono in ogni discussione, specie quando è un argomento che mi interessa.
Io che amo il mare, che faccio la promoter, che mi butto giù appena è possibile, che piango per qualsiasi film.
Io che non mi sento “arrivata”. Perché sapete…nella vita non si “arriva” mai.
Io che vivo, in fondo.
Perché ogni emozione che provo, anche negativa, mi fa sentire viva.
Sto costruendo la persona che sarò. Quella che si troverà di fronte ai problemi veri.
Penso ancora che certe cose non mi riguardino, ho perso la fiducia e la voglia di affacciarmi alla finestra. Mi fa male. Ma lo supero. Forse per altro sono stata troppo fortunata.
E forse, per quelle cose che non mi riguardano, la felicità pura, quella vera intendo, quella che ti fa pensare di essere invincibile, ancora non sono pronta.
Dovrà passarne di tempo…ne dovrò affrontare ostacoli.
Ho una maledetta paura del futuro, sapete?
Ho paura di non riuscire ad ottenere tutto quello che voglio (tante, tantissime cose).
Ho paura di rendere inutili tutti gli sforzi che sto facendo per qualche motivo imprecisato.
Ho paura di non sapermi accontentare, per il mio bisogno di avere di più, sempre di più.
Ho paura che non riuscirò mai a perdermi negli occhi di qualcun altro.
E ho una infinita, immensa paura, di perdere le persone che amo, prima di essere riuscita a dar loro tutto quello che ho dentro.
Ma la paura fa parte di noi vero? Solo che qualcuno non la esprime per non far vedere le sue fragilità. Io invece lo dico, non mi piace avere segreti. Specie con chi, come voi mi legge sempre.
Ho 22 anni. Da oggi.
E già da domani sono proiettata al nuovo anno che verrà.
Un anno in cui sarò sempre la stessa probabilmente, ma cercherò di arricchirmi, di imparare altre cose, di scoprire nuove persone proprio come quest’anno passato.
Di fare tutto nel modo che mi è più consono, cioè con discrezione, in punta di piedi, ma con passione. Enorme passione.
Fare qualsiasi cosa per vedere ridere chi amo, per vederli sorpresi, allegri, entusiasti.
Veder sorridere qualcuno a cui voglio bene mi dà una gioia immensa.
Dicono dovrei vantarmi un po’ di più…ogni tanto ci provo.
Ma finisco per risultare insopportabile e stucchevole a me stessa. E ritorno come sono davvero.
Tanto chi mi ama, chi me l’ha dimostrato con tutto l’affetto possibile e mi è stato vicino davvero in questo anno strano di brutte notizie, mi sta accanto comunque.
Devo essere presa così, io. Con calma. Bisogna conquistare a poco a poco la mia fiducia.
Tutte le volte che la fiducia l’ho regalata me ne sono sempre dovuta pentire.
Bisogna farmi ridere, tanto. Tantissimo. Farmi sentire speciale e sempre a mio agio.
E bisogna essere presenti nei miei momenti negativi. Sapermi fare da spalla quando voglio fare un po’ la stupida e sostenere a spada tratta la mia vena ironica (inesauribile).
Lo so, non è semplice. Ma dicono che in cambio io riesca a dare tanto. Dicono.
Comunque alcuni di voi riescono in tutto questo. Grazie. Al momento siete ciò che illumina ogni mio istante.
Nel mio futuro prossimo mi vedo sempre lì.
Mentre cammino per viale Morgagni con le canzoni del mio i-pod, sempre le solite, guardando il cielo azzurro che c’è solo alle otto del mattino.
A scribacchiare a questo computer.
Seduta davanti all’ennesimo losco figuro che ha il compito di darmi un voto.
A girellare in qualche profumeria alla ricerca di qualche prodotto ancora non provato.
Persa, per l’ennesima volta nei miei pensieri, a sognare ad occhi aperti, mentre analizzo i miei capelli alla ricerca di doppie punte da togliere.
Mentre faccio schemi inutili su cose che all’esame non chiederanno mai.
O incredula, mentre guardo mio cugino correre ad abbracciarmi.
Mentre vivo. Come ho detto prima, qualsiasi emozione aiuta a farlo.
E senza le emozioni..io non sarei niente.
Se solo talvolta riuscissi a lasciarmi un po’ di più andare… e farle vedere, queste emozioni, invece che tenermi tutto dentro…
22 luglio. 22 anni, dicevamo. Fa effetto ragazzi. Davvero un bel po’ effetto.
Ps. È stata una bellissima serata. Mi avete fatto ridere tantissimo…stare con voi è sempre così speciale. È bello tornare a scoprire gli amici di sempre..sentire il vostro calore. Anche quando mi prendete in giro. Anche se nascondete sedia e posate.
E…una persona in particolare…MartiA grazie. Tu, dentro, sei molto più bella di quello che vuoi far vedere. Non ti nascondere Marti. Fai vedere sempre a tutti che persona speciale sei. Ti voglio bene.
Questa non sarà una lettera di auguri per me stessa.
In realtà sarà una vera e propria confessione. Molto lunga. Vi consiglio di non perdervela.
Questo compleanno… come l’anno scorso. Mi sembra sempre che non ci sia nulla da festeggiare. Già vi sento…questi pensieri non devo farli!
Sì non faccio che dire quanto devo agli altri e da quante persone mi senta amata.
I miei genitori, le mie amiche/ i mei amici. Ma non sempre riescono a capirmi.
Spessissimo non mi capisco molto nemmeno io.
Fondamentalmente mi posso fidare solo di me stessa, del mio pensiero e del mio giudizio.
Le avete in mente le mie spalle? Bene, sono forti. E larghe. E nonostante molti pensino che finora non mi sia toccato granchè da affrontare, per il mio carattere quel poco è stato già abbastanza.
Sono caduta tante volte e tante volte avrei potuto abbattermi. Come in realtà è successo.
Ma mi sono rialzata in piedi ancora e più volte.
Sono sempre qui, non mi sposto.
Ancora a chiedermi cosa pensano gli altri di me, ma sempre più consapevole che questo giudizio non è poi così importante. Sono cambiata tanto negli ultimi anni.
Sono importante io, solo io, con i miei problemi, le mie insicurezze, la mia voglia di sfondare.
Io che purtroppo non sono fashion abbastanza, io che non faccio colpo, anzi che faccio colpo solo su chi mi conosce (e, a proposito, ultimamente a conoscermi sembrano davvero in pochi).
Io che odio essere al centro dell’attenzione e non sopporto chi ci vuole stare a tutti i costi.
Io che non parlo a sproposito. Che non dò opinioni di medicina, ancora, perché so di non potermelo permettere…ho tanta strada da fare.
Io che mi appassiono in ogni discussione, specie quando è un argomento che mi interessa.
Io che amo il mare, che faccio la promoter, che mi butto giù appena è possibile, che piango per qualsiasi film.
Io che non mi sento “arrivata”. Perché sapete…nella vita non si “arriva” mai.
Io che vivo, in fondo.
Perché ogni emozione che provo, anche negativa, mi fa sentire viva.
Sto costruendo la persona che sarò. Quella che si troverà di fronte ai problemi veri.
Penso ancora che certe cose non mi riguardino, ho perso la fiducia e la voglia di affacciarmi alla finestra. Mi fa male. Ma lo supero. Forse per altro sono stata troppo fortunata.
E forse, per quelle cose che non mi riguardano, la felicità pura, quella vera intendo, quella che ti fa pensare di essere invincibile, ancora non sono pronta.
Dovrà passarne di tempo…ne dovrò affrontare ostacoli.
Ho una maledetta paura del futuro, sapete?
Ho paura di non riuscire ad ottenere tutto quello che voglio (tante, tantissime cose).
Ho paura di rendere inutili tutti gli sforzi che sto facendo per qualche motivo imprecisato.
Ho paura di non sapermi accontentare, per il mio bisogno di avere di più, sempre di più.
Ho paura che non riuscirò mai a perdermi negli occhi di qualcun altro.
E ho una infinita, immensa paura, di perdere le persone che amo, prima di essere riuscita a dar loro tutto quello che ho dentro.
Ma la paura fa parte di noi vero? Solo che qualcuno non la esprime per non far vedere le sue fragilità. Io invece lo dico, non mi piace avere segreti. Specie con chi, come voi mi legge sempre.
Ho 22 anni. Da oggi.
E già da domani sono proiettata al nuovo anno che verrà.
Un anno in cui sarò sempre la stessa probabilmente, ma cercherò di arricchirmi, di imparare altre cose, di scoprire nuove persone proprio come quest’anno passato.
Di fare tutto nel modo che mi è più consono, cioè con discrezione, in punta di piedi, ma con passione. Enorme passione.
Fare qualsiasi cosa per vedere ridere chi amo, per vederli sorpresi, allegri, entusiasti.
Veder sorridere qualcuno a cui voglio bene mi dà una gioia immensa.
Dicono dovrei vantarmi un po’ di più…ogni tanto ci provo.
Ma finisco per risultare insopportabile e stucchevole a me stessa. E ritorno come sono davvero.
Tanto chi mi ama, chi me l’ha dimostrato con tutto l’affetto possibile e mi è stato vicino davvero in questo anno strano di brutte notizie, mi sta accanto comunque.
Devo essere presa così, io. Con calma. Bisogna conquistare a poco a poco la mia fiducia.
Tutte le volte che la fiducia l’ho regalata me ne sono sempre dovuta pentire.
Bisogna farmi ridere, tanto. Tantissimo. Farmi sentire speciale e sempre a mio agio.
E bisogna essere presenti nei miei momenti negativi. Sapermi fare da spalla quando voglio fare un po’ la stupida e sostenere a spada tratta la mia vena ironica (inesauribile).
Lo so, non è semplice. Ma dicono che in cambio io riesca a dare tanto. Dicono.
Comunque alcuni di voi riescono in tutto questo. Grazie. Al momento siete ciò che illumina ogni mio istante.
Nel mio futuro prossimo mi vedo sempre lì.
Mentre cammino per viale Morgagni con le canzoni del mio i-pod, sempre le solite, guardando il cielo azzurro che c’è solo alle otto del mattino.
A scribacchiare a questo computer.
Seduta davanti all’ennesimo losco figuro che ha il compito di darmi un voto.
A girellare in qualche profumeria alla ricerca di qualche prodotto ancora non provato.
Persa, per l’ennesima volta nei miei pensieri, a sognare ad occhi aperti, mentre analizzo i miei capelli alla ricerca di doppie punte da togliere.
Mentre faccio schemi inutili su cose che all’esame non chiederanno mai.
O incredula, mentre guardo mio cugino correre ad abbracciarmi.
Mentre vivo. Come ho detto prima, qualsiasi emozione aiuta a farlo.
E senza le emozioni..io non sarei niente.
Se solo talvolta riuscissi a lasciarmi un po’ di più andare… e farle vedere, queste emozioni, invece che tenermi tutto dentro…
22 luglio. 22 anni, dicevamo. Fa effetto ragazzi. Davvero un bel po’ effetto.
Ps. È stata una bellissima serata. Mi avete fatto ridere tantissimo…stare con voi è sempre così speciale. È bello tornare a scoprire gli amici di sempre..sentire il vostro calore. Anche quando mi prendete in giro. Anche se nascondete sedia e posate.
E…una persona in particolare…MartiA grazie. Tu, dentro, sei molto più bella di quello che vuoi far vedere. Non ti nascondere Marti. Fai vedere sempre a tutti che persona speciale sei. Ti voglio bene.
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