sabato, aprile 11, 2009

Vertigine

" Stavo bene, stavo accomodato li
in equilibrio tra curve e spigoli
Credevo di essere meno sensibile
ma e' successo a noi...
e' successo a noi...

Piccolissima esplosione di gioia
Piccolissima emozione che non so gestire
Piccolissima porzione di sole
Piccolissima persona non ti lascio andare piu'

Potrebbe anche franare la pietra che ho nel cuore
e diventare spiaggia da poterci camminare
Mi strappo via i vestiti ed entro nel tuo mare
e' caldo, e' calmo, ci si puo' naufragare "

Tutta questa Vertigine mi fa girare la testa ogni giorno. Ma è reale. E sono felice di poterlo dire.
11 febbraio-11 aprile. Eppure sembra già un secolo...........

Luci

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venerdì, aprile 10, 2009

".......Non è niente, Solo vita che entra dentro.....,"

10 Aprile. Oh accidenti se ne è passato di tempo.
Eccola quella piccola dottoressa che a settembre è partita per quell'avventura, con il terrore di lasciare le sue amichette e la voglia di conoscere tante persone nuove.
All'inizio è stato deludente, devo ammetterlo.
Il Mondo Erasmus mi si era svelato davanti con una serie di amicizie futili e senza significato, italiani antipatici e resto del mondo ancora di più. Un “fuggi-fuggi” dietro alla festa più in, al vestito più trash e allo sballo più sballante.
Mi ero chiesta se questa esperienze potesse essere davvero Solo Questo.
Poi.
A poco a poco io, la Fede e Tommy ci siamo guadagnati i nostri piccoli spazi nei cuori delle persone. E se gli altri avevano gruppi di quaranta persone, di cui solo di dieci potevano dire con certezza il nome, noi avevamo fatto amicizie ....vere con poche persone, ma selezionate, mi piace dire.
E così, ci sono state le cene italo-francesi, quelle serate in cui da Antoine ti potevi aspettare qualsiasi cose e poi le lunghe chiacchierate con Nico, scoprendo che c'è un posto in Europa che si chiama Moldavia di cui pochi saprebbero indicare la localizzazione, le risate con quella affascinante Greca e quella divertente Polacca, la passeggiata a parlare senza fiato con la piccola ma matura Inga, a scoprire che tutto il mondo è paese e in Lituania la vita va proprio come in Italia. E poi e poi e poi. La scelta del preferito mio e della Fede di ogni nazionalità, il signor Ormone Umano che, accidenti se valeva la pena, chiunque c'è venuto a trovare e con cui abbiamo passato momenti belli, innevati, e magici.
Le feste Erasmus, le Cene sul piano, gli esami in Inglese, le uscite di casa la mattina alle sette al buio sotto la neve per andare a lezione, il thermos col tè caldo alla pausa all'univ, i ritorni alle 5 del mattino col bus che non arrivava mai, le scarpe col tacco che facevano malissimo, la Cucina Comune del piano sempre sporca e sempre occupata ma piena di risate e lingue diverse, le conoscenze fatte davanti alla porta mentre con otto sacchi della spesa tentavi di trovare le chiavi, trovarsi ad un tavolo con cinque persone e nessuna essere della stessa nazionalità dell'altra, la serata anni 70-80-90 al Lucerna.
Le risate.
Io la Fede e Tommy.
E le litigate, infinite, tra loro due, in cui ogni tanto mi intromettevo anch'io.
E il solletico che ci siamo fatti, i calci e le botte che ci siamo tirati, ridendo fino a sentire male allo stomaco. I continui filmati della Gialappa's su youtube per avere qualcosa di casa.
La piacevole routine di essere lontano dalla nostra terra, ma di aver scelto di avere una famiglia anche lì, in mezzo all'Europa.
E, non mi sono scordata no, gli Italiani. Riscoperti.
Le due amate Perugine, la mitica Loredana, Diego, il Palla e Andrea. Ritrovati, uno per uno, chi in un modo chi nell'altro e tutto il tempo che abbiamo trascorso assieme, a mangiare, a studiare, confrontarci, ubriacarci perchè no, prenderci in giro, prendere il caffè dalla moka perchè “fa molto italiano”, sentire racconti di persone che sono anni luce da te, ma in fondo sono più vicine di quello che puoi immaginare. Le lacrime inarrestabili al momento di lasciarli.
E poi...........beh. No. Non me potrei mai scordare. L'unica vera protagonista di questo Erasmus.
PRAGA. La città che mi ha incantato con posti magici e mi accolta a braccia aperte, senza togliermi niente e facendomi sentire a casa in quei (pochi) momenti che mi ci ritrovavo a passeggiare da sola. Il più delle volte, ora posso ammetterlo, momenti che mi guadagnavo io rubandoli agli altri, con una scusa per tornare prima, o che mi serviva qualcosa di impellente da comprare. In realtà il più delle volte, solo per appropriarmi ancor di più di una città che non mi ha mai delusa, per la sua Vivacità, Modernità, Allegria e una grandissima Voglia di Migliorarsi.
Elegante, affascinante Praga. Con i negozi, i ristoranti, i locali e i parchi, il fiume,l'atmosfera, i quartieri meno conosciuti ma sicuramente più coinvolgenti.
Narodni Trida, semplicemente il Viale Nazionale, la mia zone preferita di Praga, centrale e popolare insieme.
Ho scritto qua forse un centesimo di quello che è stato per me questo Erasmus. Chiunque me lo verrà a chiedere sarà investito da una valanga di emozioni, racconti, aneddoti. Però ho notato che le persone tendono ad essere restie sul chiedermi che ho combinato in quei mesi ,quasi avessero paura della vita che c'è fuori da qui. Praticamente posso dire di contare sulle dita di una mano chi mi ha chiesto di parlargliene e sicuramente sono compresi i miei genitori.

Anche vero che certe esperienze, per capire davvero, bisogna solo viverle.

Ed io beh......posso dire di averla vissuta.
Come amo io fare tutto, in punta di piedi, con la luce negli occhi, amando le piccole cose e senza strafare.

Grazie Erasmus, stavolta, giuro, lo dico per l'ultima volta.

Luci

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Un momento e sono là

Tantissimo tempo. Tanto tanto tanto tempo.
Lo so.
Stasera però, risentendo un vecchio amico, conosciuto proprio grazie a queste pagine, mi è venuta voglia di scrivere.
Stasera che qui, seduta senza niente da fare, l'unico posto dove vorrei essere è nel centro-sud Italia, tra le macerie, a rendermi utile. Stare qua mi stranisce, mi fa sentire inutile, sciocca per ogni lamento che emetto, incapace di fare qualcosa per quello che è successo.
Pensare che chi non ha più un figlio, una figlia o ben quattro figlie e una moglie, è successo anche questo, mi fa stringere il cuore. Ma è inutile che io stia qua a elencare cose che a tutti noi, spero senza distinzioni, fanno male.
Chissà quante fotografie sono rimaste sepolte. Può essere strano pensarci ma con tutto ciò che appartiene ad una casa, quando questa va distrutta, se ne vanno anche i ricordi. La memoria.
E sta a chi resta costruirne a piccoli pezzi di nuova. Per chi da poco c'è e per chi ci sarà. E le fotografie, che fanno le memoria, i ricordi e le basi su cui costruire le storie di una famiglia, purtroppo non gliele restituirà nessuno.
Detto ciò, sono qua, viva, con tutti i miei cari. Questo è l'importante.
Datemi un biglietto del treno e parto.........oh se parto. Con la mia inesperienza e la mia voglia di fare e combinare.
Parto.
Arrivo.
Solo un momento e sono là.

Luci

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  • I'm Luci
  • From firenze, Italy
  • Parlo sempre troppo, sono un'indecisa nata, amo divertirmi con le amiche e dire tutte le idiozie possibili, ma amo anche la facoltà che frequento...medicina. Sono mille persone in una sola, ma lo sa solo chi mi conosce veramente. Il mio sogno è di diventare un buon medico, capace di fare qualcosa di concreto per gli altri; avere almeno tre figli (Tutti con la E)!! poi magari se riesco anche a girare il mondo...
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..e chi merita uno spazio singolo!

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